Abete per il Papa
anche dalle Marche

Abete per il Papa anche dalle Marche
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 11:47
ANCONA - Da diversi anni ormai, viene perpetuata la tradizione di offrire un grande albero di Natale, da sistemare ed addobbare in Piazza S. Pietro, nella citt del Vaticano.

Fino a poco tempo fa le regioni italiane che avevano donato l’albero erano quelle alpine, in particolare il Trentino Alto Adige, oppure nazioni europee come l’Austria, l’Ucraina; quest’anno il dono proviene dalla Baviera in Germania.



Di recente, è stata data la facoltà di donare l’abete natalizio anche a regioni dell’Italia peninsulare; la prima offerta è venuta dalla Sila Piccola, in Calabria, l’anno scorso l’albero è stato abbattuto in Molise, piccola regione che però ha onorato al meglio l’impegno, considerato che tra i centri montani di Pescopennataro e Capracotta, vegetano circa 3.000 ettari di abetine di origine spontanea.

Non tutte le regioni italiane potrebbero fare altrettanto, le Marche per esempio - come ci comunica il dott. Silvano Elisei, direttore del Vivaio Forestale Valmetauro - potrebbero donare l’albero ma, con riserva… Il patrimonio di abeti spontanei che vegetano in questa regione è ridotto al lumicino, con due soli nuclei di poche decine di ettari, uno in prossimità di Bocca Trabaria, l’altro sopra Acquasanta Terme. Per questo motivo l’Assam, l’Agenzia Regionale che offre Servizi per l’Agricoltura, nel biennio 2011/2012 ha finanziato con fondi europei il “Progetto Life” in base al quale sono stati innestati circa 2.300 piccoli abeti, con marze di piante autoctone provenienti dalle due sopraccitate località.



Lo scopo del lavoro è propagare l’ecotipo naturale del’Abete bianco che in tempi storici rivestiva l’Appennino Umbro-Marchigiano.

Le operazioni di innesto portate avanti dal Vivaio forestale Assam di S.Angelo in Vado, sono pienamente riuscite, e molte piantine sono state già messe a dimora in siti idonei e chissà un domani, anche se lontano, uno di questi abeti potrebbe fare bella mostra di sé, in Piazza S. Pietro.
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