PORTO RECANATI - «Vogliamo riconoscere anche alla nostra città la paternità di quel figlio d’Italia». È questo il motivo per cui il sindaco Andrea Michelini aveva proposto al consiglio comunale di conferire al Milite ignoto la cittadinanza onoraria di Porto Recanati. Decisione accordata all’unanimità e che è diventata concreta ieri mattina con la scopritura della targa sulle mura del Castello Svevo, durante una cerimonia a cui hanno partecipato le autorità civili e militari.
Le motivazioni
«Il Parlamento - ricorda il sindaco -, l’11 agosto 1921, approvò una legge per la sepoltura a Roma, nell’Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra: il Milite ignoto.
È per questo che Michelini ha deciso di apporre la targa nella sua città. «Nelle lapidi apposte in tutte le città italiane in onore dei caduti in guerra, questi soldati vengono identificati come dispersi. E quindi il nostro pensiero compassionevole deve volgersi a ritroso verso le storie di quelle famiglie portorecanatesi che non hanno potuto piangere sul corpo del loro caro. Alle madri, alle mogli, ai padri, ai figli dei nostri dispersi che hanno vissuto nella fatale e remota speranza che fosse del loro caro, il corpo del Milite ignoto tumulato nell’Altare della Patria, il più sincero e commosso cordoglio della Città di Porto Recanati».