Il rettore Lacchè a giudizio
per tentata concussione

Il rettore Luigi Lacchè
Il rettore Luigi Lacchè
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Mercoledì 22 Gennaio 2014, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 07:29
MACERATA - Avrebbe preteso una lettera di scuse prima della firma del contratto di assunzione di una professoressa. Per questo motivo la Procura maceratese ha contestato al rettore di Unimc Luigi Lacch, l’ipotesi di reato di tentata concussione.

Tentata concussione è anche l'ipotesi di reato contestata all'ex direttrice della Facoltà di Economia, Antonella Paolini che, insieme alla dipendente dell'ateneo, Tiziana Sagretti, deve rispondere anche del reato di ingiurie. La vicenda risale al 2010 quando la professoressa Gloria Alpini partecipò a un concorso per ricercatore a Scienze della Formazione.



Il concorso non ebbe esito positivo e successivamente Alpini scrisse una lettera al quotidiano Il Giornale in cui criticava aspramente l'Unimc dicendo, tra le altre cose, che era tra gli ultimi atenei italiani. A quell'uscita fece seguito sulla stampa locale, la replica del rettore. L'anno dopo la professoressa Alpini partecipò, questa volta vincendolo, ad un altro concorso. Secondo la Procura il rettore avrebbe temporeggiato facendo pressioni, tramite l'ex direttrice Paolini, affinché Alpini firmasse una lettera di scuse per le precedenti esternazioni.



Questa mattina Lacchè, Sagretti e Paolini, a vario titolo, sono stati rinviati a giudizio dal Gup come richiesto dalla Procura maceratese, guidata dal procuratore capo Giovanni Giorgio. Gli imputati hanno sempre respinto ogni addebito. Lacchè è difeso dai legali Vando Scheggia e Stefania Maroni, Paolini dall’avvocato Paolo Sfrappini e Sagretti dall’avvocato Giancarlo Giulianelli.



"Il mio intento - ha dichiarato Lacché in serata - è sempre stato quello di difendere l'Università. È l'obiettivo che ho seguito anche in questo caso. Ritengo di aver agito con il massimo scrupolo. Nel corso del giudizio, che serve proprio ad accertare i fatti, sono sicuro che potrò ampiamente dimostrare la correttezza dell'operato da parte mia e dell'ateneo".
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