Macerata, i 1.500 km a piedi del 78enne Lambertucci: «Che emozione raggiungere Lourdes. Impresa da raccontare agli studenti»

Macerata, i 1.500 km del 78enne Lambertucci: «Che emozione raggiungere Lourdes Impresa da raccontare agli studenti»
Macerata, i 1.500 km del 78enne Lambertucci: «Che emozione raggiungere Lourdes Impresa da raccontare agli studenti»
di Giulia Sancricca
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Martedì 26 Marzo 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 09:02

MACERATATornerà in cantiere già da questo pomeriggio Ulderico Lambertucci, il Maratoneta di Dio che a 78 anni ha archiviato la sua ultima impresa di 1.500 chilometri percorsi in un mese da Loreto a Lourdes per ringraziare la Madonna della salute che gli ha concesso finora. Alla sua età, infatti, non solo continua a mettere a segno grandi imprese come l’ultimo pellegrinaggio, ma lavora ancora nella sua ditta edile.

È lui stesso a raccontare le emozioni dell’ennesimo traguardo raggiunto. «Per me la preparazione atletica non esiste - dice -, faccio un’ora di corsa al giorno quando finisco di lavorare.

Tutta la forza che mi ha portato a Lourdes e negli altri luoghi di fede è dentro di me da sempre». Diverse le imprese concluse da 22 anni a questa parte: ha iniziato proprio con Loreto-Lourdes e poi Fatima-Lourdes-Loreto, Roma-Częstochowa, Macerata-Pechino, Roma-Gerusalemme, Stati Uniti coast to coast, e l’ultima di nuovo Loreto-Lourdes a 12 anni dall’ultima impresa.

I ricordi

«La più sentita? Roma-Gerusalemme - confida - perché credo che un vero cristiano debba fare questo pellegrinaggio almeno una volta nella vita». Pellegrinaggio che porta nel cuore anche perché gli ha permesso di incontrare personaggi di grande valore: «Ho conosciuto padre Dall'Olio, gesuita rapito in Siria alcuni anni fa, e monsignor Padovese che all’epoca era l'arcivescovo di İskenderun e presidente della Conferenza episcopale turca, poi ucciso».

Gli incontri

Ma Lambertucci stesso rappresenta un incontro di valore per chi lo incrocia sul proprio cammino durante la sua marcia: «Capita che le persone che incontro e a cui chiedo indicazioni siano curiose di quello che faccio. Durante la messa dopo il mio arrivo a Lourdes, in cui il sacerdote ha parlato della mia impresa, in tanti sono venuti a congratularsi con me». Ad accoglierlo, domenica mattina, anche sua moglie Delia: «Lei mi dice che non ne può più - ammette il 78enne -. Prima di partire mi ha detto: “Dove vai a quasi 80 anni?” E io le ho risposto: “Te lo faccio vedere io dove vado”». E c’è riuscito, sempre accompagnato da Michele Marinangeli che lo segue in camper dal pellegrinaggio Roma Gerusalemme. «Nelle precedenti missioni ho quasi sempre corso e camminato - spiega parlando del suo ultimo mese in cammino - invece per questa ho preferito camminare. Ogni giorno partenza alle 6.30 e stop alle 18.30 circa. Con una pausa a pranzo e qualche momento per rifocillarmi». E gli acciacchi? «Ho avuto dei dolori all’anca, ma ho sofferto in silenzio e sono arrivato a destinazione». Conclusa l’impresa è facile pensare che ne abbia già in mente un’altra: «C'è un'idea che era anche precedente a Lourdes: vorrei fare il giro delle regioni italiane coinvolgendo le scuole per raccontare le mie imprese e i miei pellegrinaggi».

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