Il presidente Diomedi: «Nel Maceratese 75 farmacie sono già pronte a iniettare il vaccino»

Luciano Diomedi
Luciano Diomedi
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 22 Aprile 2021, 21:30

MACERATA - Obiettivo vaccinare nelle farmacie della provincia nella prima decade di maggio. La Regione Marche ha dato il via libera ad aggiungere queste strutture alla campagna anticovid in atto. Non appena i farmacisti avranno terminato la formazione specifica e saranno abilitati alla somministrazione del vaccino, nelle tante farmacie distribuite sul territorio sarà possibile eseguire le vaccinazioni anti-SarsCov2. 

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Anche se restano ancora dubbi su quale tipo di vaccino sarà fornito alle farmacie, visto che quelli che sarebbero risultati più maneggevoli e più adatti ad una inoculazione da parte dei farmacisti come AstraZeneca e Johnson & Johnson sono indicati solo per le categorie degli over 60. «Finalmente ci siamo, l’accordo regionale è stato raggiunto e possiamo partire – afferma il presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Luciano Diomedi - l’inizio non sarà immediato ma è sicuramente un passaggio decisivo per arrivare alla definitiva operatività.

Entro fine aprile ci sarebbe dovuto essere un chiarimento e l’accordo con la Regione Marche che è arrivato. Resta da definire la parte prettamente organizzativa e tecnica che ci dovrà essere indicata dalla Regione: e mi riferisco a che tipo di vaccino verrà dato alle farmacie, poi le indicazioni organizzative e pratiche cui ogni farmacista dovrà attenersi. Sul vaccino, certo per noi sarebbe stato più utile avere il Johnson & Johnson per le modalità, un’unica somministrazione che evita la calendarizzazione del richiamo che può creare problemi di assembramento se non ben gestita. Diverso sarà se avremo a che fare col Pfizer che necessita di una catena del freddo ben definita. Ma questa è una decisione che spetterà alla Regione Marche». 


Sul fronte delle adesioni è cresciuto ulteriormente il numero delle farmacie in provincia dove ci si potrà vaccinare. «Il 70% delle strutture ha dato la disponibilità, il che significa circa 75 farmacie sulle 105 censite nel maceratese. Mentre sono in dirittura di arrivo i corsi di formazione cui gli operatori delle farmacie hanno partecipato per avere l’abilitazione ad inoculare il vaccino ai pazienti nelle proprie strutture, anche se nei primi giorni ci sarà come tutor un medico di medicina generale a sovraintendere le operazioni. Questo è un segnale molto importante che la nostra categoria dà alla collettività –ribadisce Diomedi- perché, come noto, l’accordo prevede che al farmacista venga riconosciuta la remunerazione pari a 6 euro per ogni inoculo a cui sarà aggiunto un euro per le funzioni organizzative, per i dispositivi di protezione individuale e per i materiali di consumo. E’ chiaro ed evidente a tutti che è una cifra limitata che non coprirebbe l’impegno cui viene chiamata la farmacia. E’ un segnale di disponibilità che i farmacisti offrono in un momento delicato per l’intero Paese alla comunità che avrà a disposizione le nostre strutture per vaccinarsi».

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