Stranieri richiedenti asilo da impiegare nel settore dell’edilizia, trovata l’intesa

Il prefetto Fusiello: «Reperire manodopera e dare dignità alle persone»

Stranieri richiedenti asilo da impiegare nel settore dell’edilizia, trovata l’intesa
Stranieri richiedenti asilo da impiegare nel settore dell’edilizia, trovata l’intesa
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 1 Marzo 2024, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 12:48

MACERATA - Offrire lavoro, retribuzione e dignità agli stranieri richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità, quali titolari di protezione temporanea, minori stranieri non accompagnati o ex minori stranieri non accompagnati.

Il protocollo

E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal prefetto Isabella Fusiello nella sede della Prefettura di Macerata e sottoscritto anche da Regione Marche - settore servizi per l'impiego e politiche del lavoro - centro per l'impiego di Macerata rappresentata da Teresa Lambertucci, l'Ance di Macerata col presidente Enrico Crucianelli, Feneal Uil Marche con Filomena Palumbo, Filca - Cisl Macerata con Giuseppe Quinzi, Fillea - Cgil Macerata con Matteo Ferretti e il Cpt, Comitato paritetico territoriale per la sicurezza e la formazione in edilizia di Macerata, rappresentato da Luca Pettenuti.

Un protocollo che consentirà di formare al lavoro in edilizia gli stranieri che poi resteranno nel nostro Paese o se torneranno nel loro avranno tra le mani un mestiere di cui vivere. «L’obiettivo di tutti i firmatari di questa intesa è quello di reperire manodopera in un settore come quello edilizio dove da tempo si segnala una carenza, anche alla luce dei molti cantieri aperti per la ricostruzione -ha detto il prefetto Isabella Fusiello-. Abbiamo studiato il modo di come raggiungere questo obiettivo impiegando quegli stranieri presenti sul nostro territorio per inserirli in un contesto lavorativo e retributivo che sia stabile. Peraltro anche la Caritas e la Curia maceratese che seguono i richiedenti asilo hanno sollecitato questa iniziativa che da un lato aiuta le imprese edili e dall’altro dà dignità agli stranieri che sono in attesa, anche per anni, di vedere concluso il loro percorso di asilo politico. E’ un modo anche per togliere dalle strade persone che in assenza di un reddito potrebbero finire nelle attività illegali». Attualmente nella provincia di Macerata sono 500 i richiedenti protezione internazionale fuggiti dai loro Paesi, il 95% dei quali uomini. Altri 90 soggetti, la maggioranza donne, provengono invece dall’Ucraina a seguito della guerra in atto. «Il bisogno di manodopera in edilizia esiste da anni -ha detto Enrico Crucianelli di Ance- acuito dalla partenza dei cantieri legati alla ricostruzione. Sono migliaia le richieste che arrivano anche dai nostri territori per manodopera da utilizzare nei cantieri. Il settore delle costruzioni funziona anche da ammortizzatore sociale ed accoglienza in quanto sono numerosi gli stranieri che lavorano già nei cantieri. Il Cpt è stato un precursore di quanto verrà fatto con questo protocollo, nel senso che sono già stati organizzati dei corsi di formazione con ospiti della Caritas».

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