A Macerata più di 60 farmacie pronte per i tamponi antigenici. Ecco quanto costeranno

Luciano Diomedi
Luciano Diomedi
di Mauro Giustozzi
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Sabato 20 Febbraio 2021, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 10:06

MACERATA - Tamponi rapidi antigenici nelle farmacie. Conto alla rovescia nelle Marche che tra pochissimi giorni vedrà questo utilissimo servizio a disposizione dei cittadini. In provincia di Macerata si calcola che sulle 110 farmacie operanti almeno sessanta sono nelle condizioni di offrire il tampone rapido.


«L’accordo è stato sottoscritto con la Regione Marche, si tratta ora di attivare la piattaforma online dove caricare i dati cosa che sarà fatta nel giro di pochi giorni –esordisce Luciano Diomedi, presidente dell’Ordine maceratese dei farmacisti- e dalla prossima settimana almeno il 60% delle farmacie che operano in provincia potranno mettere a disposizione dei cittadini questo servizio che consentirà l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi per contrastare il covid. Questo è un ulteriore traguardo che stiamo raggiungendo come categoria mettendoci a disposizione della Regione per offrire sempre più punti dove effettuare le verifiche sui contagi. La partecipazione dei colleghi sarà sulla stessa falsariga di chi ha già aderito all’effettuazione dei test sierologici e che ora offriranno pure il tampone rapido: da quel momento in poi si potrà effettuare un check-up della situazione epidemiologica sul territorio». 
L’accordo tra Regione e Federfarma consentirà alle farmacie di effettuare il tampone rapido, fondamentale per conoscere in tempo reale lo stato di salute.

L’esame è proposto alla tariffa massima di 18 euro, anche per uniformare il mercato regionale. «Questo ennesimo servizio ai cittadini permette la tracciabilità dei contagi –ricorda Diomedi- come già avvenuto con i test sierologici, sempre effettuati negli scorsi mesi in farmacia.

Una volta effettuato il tampone in auto somministrazione sotto la sorveglianza del farmacista, i dati saranno inseriti in una apposita piattaforma informatica della Regione, fondamentale per monitorare i risultati ed intervenire in caso di risultato positivo. All’interno delle farmacie verranno creati dei percorsi dedicati, che in molti casi già esistono per coloro che vi si recano per effettuare i test sierologici, oppure con postazioni esterne o quando la struttura è chiusa al pubblico: questo nuovo impegno in farmacia sarà gestito nel rispetto di tutte le idonee misure di sicurezza come l’uso obbligatorio e corretto della mascherina, l’igienizzazione delle mani all’ingresso, il controllo della temperatura corporea ed il distanziamento».

Chissà che quello del tampone rapido non sia poi un’iniziativa che si possa estendere nei prossimi mesi anche alla vaccinazione anti covid che stenta a decollare in questa prima fase. «Magari fosse così –sottolinea il presidente dell’Ordine dei farmacisti- e vedo che a livello nazionale delle aperture a questa ipotesi vengono fatte. In alcune regioni ci sono già dei protocolli d’intesa tra ente e la nostra categoria per la vaccinazione in farmacia: io credo che la disponibilità nella nostra regione ci sia e noi siamo pronti a scendere in campo anche per il vaccino anti covid. Non solamente nell’aspetto dell’inoculazione delle dosi ai pazienti nelle nostre strutture ma anche per quella fase preparatoria, amministrativa e burocratica, che comporta una tempistica ed una complicazione ben superiore all’effettuare poi la semplice puntura vaccinale».

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