Il cibo più caro d’Italia? A Macerata. Stangata da 920 euro all’anno. Galoppa l’inflazione sui beni alimentari

Il cibo più caro d’Italia? A Macerata. Una stangata da 920 euro all’anno. Galoppa l’inflazione sui beni alimentari
​Il cibo più caro d’Italia? A Macerata. Una stangata da 920 euro all’anno. Galoppa l’inflazione sui beni alimentari
di Luca Patrassi
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Lunedì 21 Novembre 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:57

MACERATA - Macerata al top italiano per cibo e bevande. Lo sostiene l’Unione nazionale dei consumatori dopo uno studio che ha portato a stilare a classifica completa delle città con i maggiori rincari annui per quanto riguarda due voci del paniere, cibo e bevande, luce e gas, elaborando i dati Istat resi noti in settimana e relativi al mese di ottobre. Luce e gas più cari a Perugia (+163,8%), Terni (+160,7%) e Teramo (+152,2%). Il cibo più caro a Macerata e Cosenza (+16,9%), Catania (+16,7%) e Ravenna (+16,4%). Dunque non si tratta di un primato positivo, utile magari a risalire qualche posizione sul fronte delle varie classifiche di recente pubblicate sulla qualità della vita nei vari territori italiani.  
Secondo la citata Unione dei consumatori, Macerata guida, con Cosenza, la classifica dei rincari annui per bevande e cibo. Per Energia elettrica, gas e altri combustibili, voce che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo in ottobre è stato pari al 135%, con una stangata a famiglia pari in media a 1820 euro in più su base annua, in alcune città delle 80 monitorate si è superato addirittura il 160 per cento. A vincere questa spiacevole classifica dei cittadini più bastonati è Perugia, dove le spese per luce e gas volano del 163,8% su ottobre 2021, medaglia d’argento a Terni, +160,7%.

Sul gradino più basso del podio Teramo (+152,2%). Appena fuori dal podio Bologna (+151,7%), poi Lodi (+151,2%), al sesto posto Alessandria (+151%), poi Massa Carrara (+150,3%), Vercelli (+148,5%) e Biella (+148,3%). Chiude la top ten Imperia con +148,1%.

La classifica

Le città meno tartassate sono Potenza, al 1° posto con +96,1%, Aosta in seconda posizione con +98,3%, uniche città a non aver raddoppiato i prezzi. Sul gradino più basso del podio Napoli con +108,3%. In questa classifica Macerata è al quarantunesimo posto con un incremento del 137%. Per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, saliti in Italia - secondo lo studio dell’associazione Consumatori - del 13,5%, equivalenti in media a 761 euro in più su base annua, batosta che sale a 1038 euro per una coppia con 2 figli, 937 euro per una coppia con 1 figlio, 1240 euro per una coppia con 3 figli, in molte città è andata ben peggio rispetto alla media nazionale. A guidare la classifica dei rincari è ancora una volta Cosenza, che aveva già vinto nelle ultime due rilevazioni, raggiunta però questa volta da Macerata, che la eguaglia con un’inflazione del 16,9% rispetto a ottobre 2021. In termini di aumento del costo della vita si tratta di una stangata pari a 1092 euro per una famiglia media di Cosenza e 920 a Macerata.

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