Don Pietro sventa
​la truffa della bolletta

Don Pietro sventa ​la truffa della bolletta
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Sabato 7 Dicembre 2013, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 16:26
RECANATI - Il mondo delle truffe non conosce confini e si arricchisce ogni giorno di qualcosa di nuovo. Questa volta involontario protagonista di un tentativo del genere è il vicario vescovile nonché parroco della concattedrale e delle chiese dei santi Agostino e Domenico, don Pietro Spernanzoni.



Nella mattinata di ieri, attorno alle 9, ha ricevuto una telefonata in cui gli si chiedeva di pagare una fattura del gas insoluta per un importo di 933 euro relativo all'utenza allacciata nella cattedrale di San Flaviano. All'altro capo una persona che lo invitava ad effettuare il pagamento di quanto dovuto presso una tabaccheria per poi inviare un fax a conferma dell'avvenuto pagamento.



Diversamente la fornitura avrebbe subito il distacco nel volgere di un'ora. Inutile dire come don Pietro ci sia rimasto molto male anche perché ha l'aggancio automatico del pagamento sul conto corrente bancario e solitamente l'Astea manda un avviso scritto e concede venti giorni di tempo ai morosi per il pagamento.



Il parroco insospettito dalla telefonata ha chiesto allo sconosciuto il numero della fattura che non risultava pagata ricevendo però la risposta che non l'aveva disponibile al momento e alle rimostranze del parroco insisteva dicendo che pagava oppure avrebbe subito il distacco.



Per nulla intimorito don Pietro Spernanzoni ha chiamato l'ufficio commerciale dell'Astea raccontando quella telefonata e gli è stato detto, dopo adeguato controllo, che tutte le fatture erano regolarmente pagate oltre che sottolineato come tutto ciò non fosse nel modo di comportarsi dell'Astea che anzi gli consigliava di rivolgersi ai carabinieri.



Don Pietro non ci ha pensato sopra due volte e ha subito provveduto a sporgere denuncia ai carabinieri.
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