Affiorano 70 tombe di epoca romana vicino al depuratore, il Comune le fa sotterrare

L'area del depuratore dove sono affiorate le tombe romane
L'area del depuratore dove sono affiorate le tombe romane
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 08:41
CIVITANOVA - A Civitanova i reperti storici trovati nel sottosuolo vengono di nuovo sotterrati. È quanto disposto per alcune tombe romane rinvenute nel lontano 1974. Da 46 anni quelle antiche pietre non trovano pace, dopo averne data a lontani avi. Sono stati spostate e trasferite in diversi luoghi. Dopo tante collocazioni, erano state sistemate in un area di pertinenza del depuratore comunale, esposte a tutti gli agenti atmosferici, sconosciute ai più e mai esposte al pubblico. Ma adesso dovranno traslocare anche da questo luogo. 

 
Lo dispone una recente delibera del consiglio comunale. Infatti il depuratore è interessato da una serie di lavori per allargare le vasche di essiccazione dei fanghi. Opera molto attesa in città, soprattutto nel rione Fontanelle essendo proprio le attuali vasche la causa di insopportabili miasmi. Una puzza che ha portato a proteste e raccolte firme fin quando, l’anno scorso, è stato disposto quest’intervento dal costo di circa un milione di euro. Lavori che, è stato spiegato, sono in grado di attenuare le emissioni dell’essiccazione dei fanghi del depuratore del 70/80%. Consistono essenzialmente nell’allargamento delle vasche.
Ed interessata è l’area dove si trovano i reperti archeologici. Si tratta di una settantina di tombe romane, probabilmente età imperiale, rinvenute durante i lavori di scavo per la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Buozzi, nel 1974.
Dopo il riconoscimento ufficiale da parte della Soprintendenza marchigiana, quelle tombe vengono spostate, sempre in modo provvisorio. Fin quando trovano collocazione nell’area del depuratore comunale. Qui giacciono dimenticate fin quando lo spazio che occupano serve per allargare l’impianto. Potrebbe essere l’occasione buona per trovare una sistemazione definitiva a tombe che hanno sicuramente un alto valore storico. Magari si potrebbe prevedere un restauro affinché diventino patrimonio cittadino, se non in apposito museo, magari in un parco a tema, in una scuola. Niente di tutto questo. Saranno interrate in un’area lì vicino, sempre di proprietà comunale. 
«I reperti, esposti alle intemperie, rischiano un serio danneggiamento – si legge in delibera – si ritiene pertanto opportuno spostare gli stessi in un’area adiacente al depuratore e interrarli al fine di preservarne lo stato di conservazione». Costo, 7mila euro.
 
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