Cassa integrazione schizzata: 11,4 milioni di ore in tre mesi. Poche aziende anticipano il pagamento

I rappresentanti del sindacato
I rappresentanti del sindacato
di Mauro Giustozzi
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Sabato 1 Agosto 2020, 06:55
MACERATA - La bufera Covid 19 peggio della grande crisi economica del 2013 sulla provincia di Macerata. Artigianato in grande sofferenza per una cassa integrazione che tarda ad arrivare ai lavoratori, bonus per gli stagionali del turismo, lavoratori che hanno subito pesanti conseguenze dalla pandemia e che oggi si trovano senza aiuti per colpa di errori nelle comunicazioni agli enti da parte delle aziende. Ed un quadro a tinte ancora più fosche che si presenta all’orizzonte, una volta che gli ammortizzatori sociali non daranno più quel supporto indispensabile a lavoratori e famiglie. 

 
A disegnare questo scenario tutt’altro che tranquillizzante in vista della ripresa autunnale delle imprese è la Cgil attraverso un corposo lavoro svolto dall’osservatorio del sindacato e snocciolato da Daniele Principi, segretario organizzativo della Cgil al cui fianco c’erano Lorenza Guerrieri responsabile provinciale del Nidil che rappresenta e tutela i lavoratori atipici come i somministrati, collaboratori, autonomi, disoccupati e Tiziana Montecchiari della Filcams che segue lavoratori stagionali di commercio, turismo e servizi. I numeri che sono stati illustrati partono dalla cassa integrazione che nel secondo trimestre aprile-giugno ha visto un monte ore autorizzato spaventoso nella nostra regione: quasi 51 milioni di ore tra cassa ordinaria, in deroga e fondo di solidarietà. 
«Ci troviamo in una situazione grave e di totale incertezza dei lavoratori –ha esordito Principi- e di cassa integrazione che è schizzata nel secondo trimestre di questo anno. Nella provincia di Macerata il totale assomma a 11,4 milioni di ore così ripartite: 8.998.798 ordinaria (erano state 138.465 nello stesso periodo del 2019), 109.128 per riorganizzazione e crisi, 59601 (20564 nel 2019) di solidarietà 2.190.759 (8613) in deroga. Industria e meccanica sono i settori dove si registrano più ore di cig, seguite da calzaturiero, legno e chimico-plastico. Ma è soprattutto l’artigianato il settore che più di altri sta pagando enormi difficoltà. Parliamo di aziende molto spesso sotto i 15 dipendenti la cui erogazione della cig avviene attraverso l’ente bilaterale cui il governo destina le risorse. Ebbene nella nostra provincia le domande protocollate riguardano 2296 aziende per poco meno di 10 mila lavoratori interessati. Questi lavoratori hanno percepito solo la scorsa settimana il pagamento del mese di aprile ma nulla si sa dei periodo maggio-giugno e luglio in quanto esiste un conflitto di attribuzione tra Stato ed ente bilaterale che blocca tutto». 
La problematica
Un’altra problematica legata alla cassa integrazione sta nel fatto che nella nostra provincia sono rarissime le aziende che hanno anticipato il pagamento della cig ai propri dipendenti per poi recuperarla dallo Stato. «Nelle Marche tra cig ordinaria, in deroga e fondo di integrazione salariale sono state oltre 36 mila le domande presentate –ribadisce Principi-. Nella provincia di Macerata 7579 sono queste richieste di ammortizzatori sociali suddivise in 3421 cig ordinaria, 3042 in deroga e 1116 di fis. Di queste solo il 35,1% ha avuto un’erogazione diretta e anticipata dalle stesse aziende mentre il 64,9% ha seguito le vie ordinarie con tempi più lunghi nell’erogazione. Per quanto concerne le domande autorizzate sempre a livello provinciale sono state 38471 di cui 8031 hanno riguardato la cig in deroga e 30440 l’ordinaria». 
Ma il nodo più spinoso è quello legato al bonus di 600 euro promosso per sostenere quelle categorie di lavoratori non coperti da ammortizzatori sociali. In questo caso se nelle Marche sono state accolte 115.535 domande, in provincia di Macerata sono 24939 le domande inerenti colf, badanti, operatore di sport e spettacolo che ne hanno fatto richiesta. Molta confusione invece ha riguardato il reddito di emergenza, che in molti casi è stato chiesto da persone che non ne avevano i requisiti, per cui le bocciature sono state elevate. Nella sola provincia di Macerata sulle 1420 richieste in elaborazione ne sono state accolte 267 e bocciate ben 310. Infine per quanto concerne il bonus baby sitter bel maceratese sono state 2387 le domande accolte; in riferimento al congedo parentale delle 4223 domande presentate ne sono state definite positivamente 1880 e sono in lavorazione le altre 2585. 
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