Telemedicina e ospedale "virtuale", così i pazienti saranno seguiti a domicilio

Telemedicina e ospedale "virtuale", così i pazienti saranno seguiti a domicilio
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Giovedì 7 Aprile 2022, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:27

Nuovo percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Ptda) per la gestione del paziente con scompenso cardiaco grazie alle tecnologie digitali e alla "presa in carico" dei pazienti con una nuova organizzazione tra attività cliniche, professionisti, strutture e servizi.

E' quello messo a punto dalla Asl di Latina con l’obiettivo  di dare la stessa opportunità di cura a tutti gli utenti, dalle isole al territorio, potenziando  gli ospedali di comunità, rafforzando l’assistenza domiciliare e realizzando un efficace integrazione con tutti i servizi socio sanitari. «Il superamento delle distanze fisiche – spiega il direttore generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli – sarà consentito dalla telemedicina, di particolare valore in quelle aree montane, insulari e interne caratterizzate da rarefazione dei servizi e maggiori difficoltà di accesso agli stessi – avrà bisogno di infrastrutture di accesso ad Internet che hanno caratterizzato fino ad oggi un territorio spesso fortemente diseguale sotto questo aspetto strategico. Con l’attuazione di questi interventi – continua la  Cavalli – e grazie alle risorse del Pnrr, stiamo rafforzando con modelli condivisi l’erogazione delle cure domiciliari che potranno essere eseguite grazie alle nuove tecnologie della telemedicina, realizzando sistemi informativi in grado di rilevare dati clinici in tempo reale ed attivare le centrali operative territoriali, previste nei Distretti, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza urgenza».

Previsto il potenziamento dell'offerta all'ospedale di Fondi con  ambulatori  dedicati allo scompenso cardiaco, alle aritmie, al controllo dei peacemaker e  alla cardiologia pediatrica.

Nella  futura Casa di comunità di Cori previsti ambulatori specialistici di cardiologia e sistemi di telemedicina valorizzando le potenzialità infermieristiche presenti. «L’obiettivo che ci siamo proposti e che abbiamo condiviso con i nostri clinici– prosegue la direttrice generale  – è quello di creare dei modelli per anticipare i bisogni sociosanitari e prevenire le patologie, abbandonando il tradizionale modello “curativo” di attesa della patologia e di erogazione di prestazioni sanitarie. “Il paziente, soprattutto se fragile, deve essere “preso in carico” complessivamente, nelle sue relazioni parentali, familiari e di comunità, facendo in modo da costruire attorno alle sue necessità il miglior percorso assistenziale possibile partendo dall’abitazione di residenza. Per questo abbiamo costruito dei percorsi assistenziali dotati di servizi domiciliari di alto livello, che tengano assieme la dimensione sociale e quella sanitaria, e che rendano l’ospedalizzazione l’ultima risorsa, quando il quadro clinico rende improrogabile il ricovero».

Un modello in parte già attivo, come spiega il direttore della Cardiologia ed emodinamica dell'ospedale "Goretti" di Latina, Francesco Versaci: «Stiamo già seguendo al loro domicilio, oltre mille pazienti portatori di pacemaker e di loop recorder, un piccolo dispositivo, del peso di circa tre grammi, che viene introdotto sottocute ed è in grado di registrare e trasmettere al centro di riferimento, parametri ed informazioni utili per seguire l’attività elettrica del cuore. Oltre a questi utenti, vengono seguiti anche altri pazienti più fragili che sono inseriti in una piattaforma di telemedicina e monitorati dai medici della cardiologia. Una ulteriore originale innovazione che abbiamo apportato spiega il professore - è la possibilità di fare esami di secondo livello come ecocardiografie eseguite al domicilio dei pazienti mediante l’ausilio dei nostri da tecnici sanitari Sonographer, che eseguono tali esami a casa del paziente, in collegamento online con il cardiologo che dall’Ospedale può refertare l’esame ed interagire con il paziente. Stiamo creando, in accordo con la Direzione strategica della nostra Asl - conclude - un ‘ospedale virtuale’ che si arricchirà di tutte le specializzazioni, coinvolgendo  internisti, diabetologi, pneumologi e di altri operatori sanitari come infermieri, tecnici che potranno seguire a distanza i pazienti più fragili. Tutto questo eviterà, specie per gli anziani, l’ospedalizzazione e i disagi che comporta il distanziamento dal nucleo familiare»

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