La pandemia sta colpendo duramente l'Italia, ma non avremo un Natale in giallo in tutte le Regioni. Oggi rischia solo il Piemonte, mentre per Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna se ne riparlerà tra sette giorni. Restano in giallo Friuli-Venezia Giulia, Province autonome di Bolzano e Trento, Calabria, Veneto, Liguria e Marche. Ma come è possibile? C'è incoerenza tra i dati che domani saranno pubblicati sul report della cabina di regia da cui dipendono i colori della Regioni e la valanga di casi positivi registrati in queste ore.
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REPARTI
Di fronte al record di nuove infezioni, oltre 44mila, e all'allarme per la inarrestabile avanzata della Omicron, ti aspetti una Italia tutta in giallo o in arancione.
E tra le Regioni in bianco chi rischia domani il giallo? Sicuramente il Piemonte, che secondo i dati Agenas (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) è sul filo del rasoio: 10 e 15 per cento di occupazione dei posti letto rispettivamente in terapia intensiva e nelle aree mediche. Secondo il governatore Cirio però, sia pure per poche unità, i valori sono sotto i limiti di allerta «ma dato che i nostri numeri sfiorano la soglia che fa scattare la zona gialla, lo abbiamo segnalato al ministro Speranza che assumerà la decisione finale». Eppure, l'aumento dei contagi su base nazionale è stato travolgente: se confrontiamo i casi di ieri con quelli di due settimane fa, si registra un incremento del 120 per cento, dunque sono più che raddoppiati. Se si prende come punto di riferimento solo l'ultima settimana, secondo l'analisi della Fondazione Gimbe abbiamo registrato «un'impennata di nuovi casi (+42,3 per cento) e decessi (+33 per cento) e un aumento della pressione sugli ospedali: ricoveri +17 per cento, terapie intensive +17,3».
ANALISI
Il dato confortante è che il numero dei ricoveri aumenta molto più lentamente rispetto a quello dei contagi. Ma c'è un'analisi di Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica) che spiega con efficacia l'effetto benefico dei vaccini e, in fondo, aiuta a comprendere lo scollamento tra il record di casi di ieri e la sostanziale tenuta degli ospedali che di fatto sta mantenendo la maggioranza delle Regioni in fascia bianca: i nuovi positivi in questo Natale 2021 sono più del Natale scorso (1 su 3 dei nuovi testati contro 1 su 4 dello stesso periodo del 2020) ma i morti sono 5 volte meno.