Macerata, i cartelloni per visitatori fermi al periodo di Natale: «I totem? La punta dell’iceberg. Sul turismo manca una visione»

Macerata, i cartelloni per visitatori fermi al periodo di Natale: «I totem? La punta dell’iceberg. Sul turismo manca una visione»
Macerata, i cartelloni per visitatori fermi al periodo di Natale: «I totem? La punta dell’iceberg. Sul turismo manca una visione»
di Giulia Sancricca
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:59

MACERATA «I totem fermi a Natale? Sono solo la punta dell’iceberg. Il problema è che a Macerata manca una visione turistica». È il pensiero che accomuna i commercianti chiamati a commentare la polemica sollevata dalla consigliera di minoranza, Stefania Monteverde, che ha acceso i riflettori sulla poca attenzione riservata ai totem installati in centro per fornire informazioni a residenti e turisti sulle attività in programma a Macerata, ma che sono rimasti fermi a Natale. Il tempo però scorre e le festività pasquali con i conseguenti ponti primaverili sono alle porte. E per una città che vuole puntare sul turismo ci si aspetterebbe un balzo in avanti invece che uno sguardo all’indietro.

La posizione

«Credo che a Macerata - dice Gabriele Micarelli del Verde Caffè - il tema turismo non sia mai stato affrontato seriamente, nemmeno dalle precedenti amministrazioni.

Ci si ferma alle solite visite, ma andrebbe analizzato in modo professionale. Innanzitutto si arriva sempre troppo lunghi sulla presentazione di quello che accade in città, e poi ci si riempie la bocca con il turismo ma in realtà in questa città ci sono solo pendolari».

L’interesse

Allora Micarelli entra nel dettaglio dell’offerta: «L’appetibilità turistica è limitata: la maggioranza delle chiese sono chiuse negli orari di visita. Manca la visione turistica per questa città. Si potrebbe parlare di turismo se le persone si fermassero per 3 o 4 giorni, ma in realtà sono tutti pendolari. Così come anche chi viene per lo Sferisterio. Andrebbe posta maggiore attenzione su come rendere appetibile la città per un turismo vero. Il totem è la punta dell’iceberg che magari serve pure al maceratese che non viene abbastanza informato su cosa accade a livello attrattivo locale». Della stessa lunghezza d’onda Paolo Perini di Hab e presidente di Acm (Associazione commercianti Macerata): «Non so quali siano le priorità dell’amministrazione - dice - ma evidentemente c’è un gap tra ciò che si dice e ciò che si fa. Poi non entro nel merito delle motivazioni che possono essere economiche o di altro livello, anche se per aggiornare i totem non dovrebbero servire molti soldi. Certo, è Pasqua e di solito io sponsorizzo un cocktail se lo posso offrire, altrimenti non lo pubblicizzo. Così dovrebbe essere con le informazioni per i turisti. Io credo però che per il settore turistico manchi la visione oppure l’amministrazione ha problemi più grandi a cui pensare».

L’esempio

E proprio in riferimento alla visione, Perini fa un esempio: «Ho avuto un cliente che è venuto da me da Grottammare perché aveva qui degli amici: ha impiegato mezz’ora per trovare parcheggio e una volta trovato, guardandosi intorno, non ha avuto le informazioni necessarie per muoversi in città. Insomma, se ne sarebbe andato. Allora quando parlo di visione parlo di iniziative concrete che servano per portare gente in città e accoglierla nel migliore dei modi, senza tanti progetti faraonici difficili da realizzare». Che l’idea dei totem sia lodevole e sicuramente utile ai turisti è infatti cosa certa, la questione sta però nell’aggiornamento e nella cura di ciò che riguarda i visitatori: «È importante valorizzare le bellezze della città - dice Marcello Onofri di Very n’ice, referente di zona per la Cna - e bisogna prepararsi prima che inizi la stagione turistica. I totem? Deve intervenire il Comune per aggiornarli. È importante indirizzare meglio i turisti: molte volte li vedo spaesati, non sanno dove andare, dobbiamo dare noi informazioni. Per quanto riguarda invece i totem multimediali sarebbero utili, magari anche per bypassare l'ufficio turistico, ma è chiaro che devono rivolgersi a utenti di tutte le nazionalità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA