Appalti, tensioni
​nella giunta provinciale

Appalti, tensioni ​nella giunta provinciale
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Lunedì 30 Giugno 2014, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 11:12
ASCOLI - Mentre proseguono, nel massimo riserbo, le indagini sull'assessore provinciale di Ascoli, Giuseppe Mariani, con le ipotesi di reato di corruzione e atti contrari ai doveri d'ufficio, emergono altri elementi su questa vicenda che ha messo in subbuglio Palazzo San Filippo. Entro la giornata di ieri, lo stesso assessore avrebbe dovuto sciogliere la riserva sul suo futuro di amministratore di palazzo S. Filippo. Secondo la nuova norma varata dal governo, con lo scioglimento dei consigli provinciali, restano in carica gli attuali presidenti delle Province e le giunte, con gli assessori che non percepiscono alcuna indennità per le loro deleghe. Giovedì scorso tutti gli assessori, ad eccezione di Bruno Gabrielli, che in tempi non sospetti aveva fatto capire di non essere interessato a un altro mandato come amministratore, hanno optato per la prosecuzione del loro mandato a costo zero per l'amministrazione. Tutti, tranne, per l'appunto, Giuseppe Mariani, che non ha partecipato alla riunione dell'esecutivo. Da qui la necessità per il presidente della Provincia, Piero Celani, di porre un termine allo stesso assessore per comunicare la sua scelta. Ma nella seduta di giunta di giovedì non si è parlato solo di questo. Perché, almeno a sentire alcune indiscrezioni, lo stesso Celani, in relazione agli articoli apparsi sulla stampa e riguardanti il suo assessore, sarebbe rimasto molto turbato, ammettendo che se dai risultati dell'indagine in corso dovessero emergere episodi significativi e di una certa gravità, il presidente della Provincia si costituirebbe parte civile nei confronti di Giuseppe Mariani, a tutela dell'ente.
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