Cristiano Iovino: «Con Ilary Blasi non solo un caffè, ci vedevamo a casa mia». La nuova (Unica) verità

L’imprenditore racconta le «frequentazioni intime» con la showgirl prima della scoperta del rapporto tra Totti e Noemi. «Gli incontri tra Roma e Milano»

Cristiano Iovino: «Con Ilary Blasi non solo un caffè, ci vedevamo a casa mia». La nuova (Unica) verità
Cristiano Iovino: «Con Ilary Blasi non solo un caffè, ci vedevamo a casa mia». La nuova (Unica) verità
di Valeria Di Corrado
5 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Gennaio 2024, 09:49

Non è stato un “unico” caffè a mettere in crisi il matrimonio tra Francesco Totti e Ilary Blasi. La “verità” raccontata dalla presentatrice tv nel suo documentario “Unica” viene smentita dall’uomo che lei stessa cita, senza farne il nome. «Abbiamo avuto una frequentazione intima», rivela a “Il Messaggero” Cristiano Iovino, personal trainer e imprenditore. La showgirl ha spiegato nel docufilm di Netflix che, insieme all’amica e hairstylist Alessia Solidani, era andata a casa di Iovino, a Milano, per un innocente caffè: «Ci siamo andate perché ci incuriosiva il personaggio e la vita che conduceva». Ma quando Totti lo scopre, glielo rinfaccia e il loro matrimonio va in crisi. «Mi sono sentita in colpa per mesi», ha confessato Ilary nel documentario, salvo poi scoprire che - a suo dire - Francesco aveva già una relazione con Noemi Bocchi. «A saperlo, oltre al caffè avrei fatto altro», è la battuta con cui chiude il documentario. Ma a quanto pare dell’«altro» c’è stato e potrà avere un peso nella causa di separazione che si sta celebrando davanti al Tribunale di Roma, in cui il giudice dovrà decidere (tra le altre cose) a chi riconoscere l’addebito per la fine del matrimonio della celebre coppia.

Come mai ha deciso solo ora di raccontare questa vicenda?
«In realtà avrei voluto continuare a non parlare dell’argomento. Mi sono infatti tenuto sempre in disparte senza dire la mia. Ci tengo molto alla mia privacy e non avrei voluto finire nuovamente in questo vortice mediatico, non solo per me, ma soprattutto per la mia famiglia e la loro. Però, mio malgrado, sono stato tirato costantemente in ballo; da ultimo con il documentario “Unica” che tutti conosciamo e a breve anche con un libro.

Poco tempo fa è circolata su molti giornali la notizia che indica il mio nome come testimone principale (citato da Francesco Totti, ndr) nella causa di separazione in corso tra loro. Alla luce di questo, anche dietro consiglio dei miei legali, ho deciso, per una volta, di parlare io. Anche per evitare ulteriori strumentalizzazioni e chiudere la questione».

Può raccontarci come e quando ha conosciuto Ilary Blasi? 
«Ci siamo conosciuti verso la fine del 2020, attraverso i social, in seguito ci siamo accordati per conoscerci di persona e una mostra di Banksy che in quel periodo facevano in centro a Roma».

Chi ha iniziato a scrivere?
«Io, commentando scherzosamente un suo selfie in ascensore».

La Blasi è molto conosciuta e in quel periodo stava ancora ufficialmente con Totti. Non aveva timore di essere vista ed eventualmente fotografata insieme a lei?
«Sì, certo. C’era timore da entrambe le parti. Neanche io volevo finire al centro di un caso mediatico, ma a quanto pare qualcosa è andato storto».

Dove vi incontravate? 
«Ci vedevamo principalmente a casa mia. Ed è capitato qualche volta di vederci in negozio da Alessia (Solidani, ndr), ai Parioli».

È vero che vi siete incontrati anche in un noto hotel di Milano, come è stato scritto su alcuni giornali?
«A questa domanda preferisco non rispondere. Se poi verrò chiamato in Tribunale, come dicono sulla stampa, riferirò in quella sede».

Ha partecipato a cene o feste dove era presente anche Ilary?
«No, nessun evento insieme. Passai solo a salutarla, ad aprile scorso, al suo compleanno al Ronin di Milano. Fu l’unica serata che trascorremmo in mezzo ad altre persone, ma in quel momento non ci sentivamo più così frequentemente».

Avete mai progettato dei weekend insieme?
«Sì, lei mi propose di raggiungerla a New York. Era lì con la sorella e io avevo alcuni amici in città proprio in quei giorni. Peraltro, mi trovavo in Messico in quel periodo. Ma alla fine decisi di non andare».

Quindi, quando ha iniziato questa storia, la Blasi era una donna sposata?
«Sì, era sposata ma non si può parlare di storia. Direi piuttosto di una frequentazione intima. Si stava insieme quando gli impegni di lavoro lo concedevano. Potevano passare anche mesi senza vedersi, dal momento che anche io ero spesso fuori». 

Si confidava con lei del rapporto con suo marito?
«Nei nostri incontri non si parlava molto della sua situazione in casa, ma mi aveva fatto intendere che il suo matrimonio fosse ai titoli di coda e che vivessero praticamente da separati in casa. Altrimenti avrei sicuramente evitato una situazione del genere».

Di che periodo stiamo parlando?
«Della fine del 2021».

Quindi prima che uscissero le foto di Noemi Bocchi allo stadio con Totti?
«Sì, alcuni mesi prima».

Quando è terminata questa relazione tra lei e Ilary?
«La parola relazione ingigantisce quello che realmente c’è stato tra di noi. Diciamo che non ci siamo più visti come prima dopo il weekend sfumato a New York. Siamo rimasti sempre in buoni rapporti, almeno fino all’uscita del suo documentario. Mi aspettavo che mi avvisasse, visto che ha parlato di me, anche se indirettamente. Tutti però hanno capito il riferimento a me e hanno cominciato a contattarmi tanti giornalisti, alcuni sono venuti sotto casa. La mia quotidianità e serenità è stata destabilizzata per diverse settimane».

Qual è il motivo per cui la vostra frequentazione si è interrotta?
«Non saprei dirle un motivo preciso. Credo semplicemente non ci sia mai stata, da parte di entrambi, la visione di qualcosa di più di quello che era. Io ho iniziato a frequentare un’altra ragazza e lei Bastian, che tra l’altro credo abbia conosciuto proprio a New York».

Ma quella volta in cui avreste dovuto incontrarvi?
«Sì, esattamente. Quella volta in cui mi aveva proposto di raggiungerla e io non ero più andato».

Quello che ci ha raccontato è dimostrabile? Il rischio è che si possa pensare si tratti di millanterie.
«Spero non ce ne sia bisogno, ma nel caso tutto ciò che ho detto è riscontrabile». 
 

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