Fermo: coppia investita dal pick up, Giampiero muore 20 giorni dopo la moglie Sandra

Fermo: coppia investita dal pick up, Giampiero muore 20 giorni dopo la moglie Sandra
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 12:46

FERMO - Aveva 52 anni, si godeva la pensione dopo una vita trascorsa nell’Arma, una moglie da cui era inseparabile, una vita felice. Fino a quel pomeriggio maledetto, il 27 settembre, quando un pick-up li ha sorpresi alle spalle, li ha falciati lungo la strada ed ha distrutto le loro vite.

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E’ morto nel primo pomeriggio di ieri, dopo 18 giorni di agonia al reparto di rianimazione dell’ospedale di Rimini, Giampiero Malavolta, originario di Sant’Elpidio a Mare. Uniti nella vita e nella morte, lui e la moglie Sandra Semprini, di 49 anni. Passeggiano insieme, quel pomeriggio, lungo una via di Verucchio, cittadina sulle colline romagnole dove abitano. Poi quella vettura che gli piomba addosso. L’arrivo a sirene spiegate dei soccorritori, il viaggio verso l’ospedale. Per la donna si intuisce subito una situazione disperata. Il 30 settembre Sandra muore. Anche Giampiero è gravissimo, ma un’esile fiammella di speranza resiste ancora per qualche settimana, fino a ieri, quando non resta che staccare le macchine.
Malavolta era cresciuto nella frazione di Bivio Cascinare fino alla maggiore età. Poi aveva prestato servizio militare nei carabinieri ed aveva deciso di entrare nell’Arma. Da allora la vita lavorativa lo aveva portato via dalle Marche, prima a Rimini, poi nella vicina Verucchio, era operativo nella locale stazione, fino a poco più di un anno fa, quando aveva maturato i requisiti per andare in pensione.

Si era sposato con Sandra un paio di anni prima. Una coppia che tutti descrivono come affiatata e inseparabile. Malgrado non vivesse più in terra elpidiense da tanto tempo, i legami non si erano affatto affievoliti. Tornava di frequente, Malavolta, a Bivio Cascinare risiedono ancora gli anziani genitori ed il fratello. Sempre solare e di compagnia, andava a trovare i suoi cari e non perdeva occasione per trascorrere un po’ di tempo con gli amici di gioventù. Un rapporto di affetto e stima coltivato nel tempo, anche se a distanza. La notizia del terribile incidente, a fine settembre, ha profondamente colpito i tanti che lo conoscevano e speravano di poterlo presto riabbracciare. Purtroppo le notizie che filtravano dal nosocomio riminese non sono mai state incoraggianti. Troppo gravi le lesioni e le fratture riportate nell’incidente per confidare in un pieno recupero.

Ieri, il tragico epilogo, quando ai medici non è rimasto altro che staccare i macchinari. Nelle prossime ore si conosceranno data ed orari dei funerali. Quasi certamente le esequie avverranno a Verucchio, dove Giampiero abitava con la sua Sandra e dove la donna è stata sepolta lo scorso 1 ottobre.

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