Il Comune sfratta Tony, 80 anni, dal pontile per le barche: «Ma qui c'è la mia vita»

Porto Sant'Elpidio, il Comune sfratta Tony, 80 anni, dal pontile per le barche: «Ma qui c'è la mia vita»
Porto Sant'Elpidio, il Comune sfratta Tony, 80 anni, dal pontile per le barche: «Ma qui c'è la mia vita»
di Sonia Amaolo
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 03:35

PORTO SANT’ELPIDIO - Il Pontile deve sloggiare, nei giorni scorsi il Comune ha messo i cartelli: via la sbarra, via le barche, via la roulotte dove vive un 80nne, via tutto. L’amministrazione ordina di rimuovere entro 20 giorni e diffida a lasciare libero lo spazio di 50 mq che da 10 anni è occupato dall’associazione di pesca sportiva in strada Gabbie.

Il tempo

«Si diffida alla rimozione entro 20 giorni» scrive la dirigente Giulia Catani l’8 febbraio e invita a liberare lo spazio demaniale abusivamente occupato. «In caso di inottemperanza - si legge nella diffida - il Comune provvederà alla rimozione».

In pratica il 1° marzo tutto quello che è rimasto in quello spazio finirà nel magazzino comunale e chi vorrà potrà ritirare le sue cose entro giugno, liquidando al Comune le spese sostenute. Scaduti tre mesi, barche, roulotte e attrezzi saranno smaltiti come rifiuti. Nessun risarcimento potrà essere richiesto. Che è successo? «Che è scaduta la concessione a dicembre e dobbiamo liberare lo spazio» dice sconfortato Antonio Rotili, Tony per gli amici, 80 anni e tutti gli acciacchi dell’età, un signore che vive nella roulotte e, con il suo cane maremmano, non ha alcuna intenzione di andarsene. Dice che fino a dicembre l’associazione ha pagato 600 euro all’anno al demanio e adesso pagherebbe anche mille euro lui, per mantenere in piedi l’attività. C’erano 40 barche per la pesca sportiva prima e c’è tutto l’interesse a portare avanti quell’impegno. Tony fa sapere che altre persone vorrebbero mettere le mani su quell’area ma lui non è d’accordo, ha la priorità sugli altri, perché ha fatto tanti sacrifici nella gestione decennale. Si appella al sindaco, fa sapere di avere un appuntamento telefonico fissato per martedì con Nazareno Franchellucci. Vuole definire la questione, è speranzoso che le diffide possano essere stralciate, seppure i proprietari sono già passati a riprendersi alcune barche. «Prego il sindaco di lasciarmi quest’area, sono disposto a pagare più del dovuto - afferma -: prima ero a nord della pineta e sono dovuto sloggiare da lì, l’ex sindaco Mario Andrenacci mi ha dato questo spazio e adesso Franchellucci me lo vuole togliere. Non so dove andare, abito nella roulotte, non posso sgomberare né togliere il capanno, il trattore e due argani che mi servono per tirare su le imbarcazioni, sono disperato».

I timori

L’uomo si agita mentre parla, ha l’asma, fatica a respirare, si aiuta con l’inalatore, non capisce perché lui «una persona perbene» deve andarsene mentre in passato, quando l’area non era gestita da lui, tutto sembrava regolare. E a sud del Pontile «ci sono due roulotte che non vengono fatte sgomberare - racconta -: il vigile è venuto da me a mettere i cartelli, ma lì non è andato, perché?». 

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