Pd, a Porto Sant'Elpidio si cambia: la guida a Cognigni. Segnali di pace con la Federazione

Pd, a Porto Sant'Elpidio si cambia: la guida a Cognigni. Segnali di pace con la Federazione
Pd, a Porto Sant'Elpidio si cambia: la guida a Cognigni. Segnali di pace con la Federazione
di Sonia Amaolo
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Sabato 2 Marzo 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:20

PORTO SANT'ELPIDIO - Il Partito democratico di Porto Sant’Elpidio ha un nuovo segretario, Carlo Cognigni, 33 anni, ex consigliere subentrato a Stefano Senesi con Nazareno Franchellucci sindaco. Con lui segnali di pace tra Federazione provinciale e circolo cittadino. L’abbraccio tra ex Giovani Democratici, tra il segretario della Federazione di Fermo Luca Piermartiri e la new entry nella segreteria elpidiense dà la carica al Pd per una sinistra delle origini e un'opposizione centrata sui contenuti.

L’impegno

«Ho piacere che ci sia Luca come segretario di Federazione a Fermo – dice Cognigni –: siamo stati giovani democratici.

Il mio passaggio nasce da un'idea maturata insieme a Mariano Langiotti, figura per me importante che aveva manifestato la volontà di lasciare a prescindere dall’esito della tornata elettorale. Dopo tanto tempo di guida del Pd a Porto Sant’Elpidio, le elezioni ci hanno visti sconfitti ma con un buon risultato, la lista più votata. Comunque non siamo più al comando e dobbiamo cambiare registro». Cognigni dice che «una delle prime persone con cui ho voluto confrontarmi è stato Luca perché Porto Sant’Elpidio non può più permettersi più di rimanere fuori dal tavolo della Federazione provinciale. Dobbiamo riallacciare i rapporti e collaborare. Sentiamo entrambi la necessità di tornare a respirare un’aria di comunità». Non essendo stato individuato dal congresso, Cognigni ricopre il ruolo da reggente, il suo mandato terminerà nel 2025, da ora in avanti «mi prefiggo di ricostruire un clima di entusiasmo» rimarca. Con lui alla segreteria ci sono Stefano Senesi, ex consigliere comunale, Fabio Rossano della segreteria provinciale e nell'assemblea regionale, Barbara Mecozzi, ex consigliera, Alessandra Rocchetti. Non ci sono deleghe, tutti daranno una mano in maniera trasversale. Prossimi appuntamenti le europee e poi le regionali.

L’obiettivo

«Faremo in modo che, a prescindere dalle correnti, ritorni il fermento nel Pd» dice Cognigni. Alla domanda sull'attuale amministrazione non si sbilancia ma evidenzia che «sui grandi temi, come la Fim, la linea è rimasta quella del passato - e aggiunge -: Ciarpella avrà la fortuna di inaugurare i progetti approvati e finanziati dall’amministrazione Franchellucci, ma eviteremo di fare opposizione partendo da quello che abbiamo fatto noi. Metteremo l’accento su quello che l’amministrazione non sta facendo, le manca una visione a lungo termine, che noi abbiamo sempre avuto». Piermartiri parla della segreteria «giovane, ma composta da persone che si sono fatte le ossa sul campo, nella palestra politica dei Giovani democratici. Lasciamo fuori le tensioni e tanti personalismi che ci sono stati, sia a livello locale che nazionale. C’è la necessità di rinnovamento nelle persone e nei metodi. I primi risultati stanno arrivando dalla Sardegna, poi c’è l’Abruzzo e nel 2026 le Marche».

Il via

«Nella Federazione di Fermo - ricorda - siamo ripartiti quasi da zero. Abbiamo battuto i piccoli comuni della montagna, dove il partito arrancava da tempo. Bisogna ripartire anche a Porto Sant’Elpidio. C'è stata una frattura importante negli ultimi due-tre anni, ma abbiamo ritrovato la via del dialogo. Questa città è casa mia, l’opposizione va fatta in maniera adeguata. Bisogna andare nei quartieri per ricostruire. Il rapporto tra il centrosinistra e la cittadinanza si è rotto, va ricompattato. La Federazione fermana sosterrà Carlo, rimettiamoci in cammino».

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