PORTO SANT’ELPIDIO - Ricco Natale a Porto Sant’Elpidio, più di 50 iniziative in un mese, dall’8 dicembre al 6 gennaio, e un Babbo Natale super tecnologico. È una grande festa quella che prepara e che mette d’accordo i commercianti a nord e a sud di piazza Garibaldi, li unisce con “L’incanto della luce”, lo slogan studiato dall’amministrazione per le luminarie sul lungo-corso che va da via Battisti a via Principe Umberto.
Dominus in piazza il Babbo Natale futuristico, una novità Santa Claus nell’igloo che prende il posto della vecchia casetta di legno. Il Comune investe 65.600 euro, il grosso della spesa per le luminarie. «Subito dopo il rimpasto di giunta si è cominciato a lavorare sul programma - dice il sindaco Nazareno Franchellucci - in tempi come questi certe cose non si possono organizzare dall’oggi al domani. Si trattava di scommettere sullo scenario che ci saremmo trovati davanti. Il sogno di organizzare il Capodanno, ad esempio, è dovuto rimanere chiuso nel cassetto. Abbiamo puntato su un elemento in grado di evidenziare la peculiarità del nostro Comune, abbiamo quindi inserito un tocco di modernità nella tradizione. Mi fa piacere, in particolare, il dialogo che si è avviato con il mondo del commercio».
Durante le festività c’è il concorso per stabilire la più bella vetrina dei negozi in centro, musica in filodiffusione e l’igloo di Babbo Natale da mercoledì creeranno la giusta atmosfera. Sempre presente il presepe di Angelo Medaglia in chiesa. Accensione dell’albero e coro Le Voci dell’unisono il giorno dell’Immacolata, con gli angeli luminosi itineranti. Tra mercoledì e giovedì, sabati e domeniche, periodo prenatalizio e Santo Stefano, 2 e 6 gennaio si susseguiranno eventi centrati su famiglie con bambini tra spettacoli, laboratori, convegni.
Collaborano quartieri, parrocchie, Pro Loco, Cna, Vivi il Centro, Faleria Enjoy, La Grù Ragazzi.
L’assessore al Commercio Patrizia Canzonetta è riuscita a far dialogare i commercianti del borgo marinaro con quelli di via Battisti e il tema “L’incanto della luce” parte da lei: «Il mio obiettivo – dice – era far comunicare le due vie. Così abbiamo studiato l’illuminazione e abbiamo cercato di creare un percorso virtuale senza interruzione. In merito alla casa di Babbo Natale, volevamo portare in piazza qualcosa di nuovo, una struttura capace di riempire il grande spazio che abbiamo, volevamo qualcosa che facesse la differenza, rispetto al passato e rispetto ai centri limitrofi».