Fermo, violenza sessuale sulla cognata
Afgano condannato a sei anni di carcere

Il tribunale di Fermo
Il tribunale di Fermo
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Giovedì 16 Luglio 2015, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 12:41
FERMO - Pesante condanna ieri mattina del Tribunale di Fermo nei confronti di R.H. condannato a sei anni di reclusione per violenza sessuale.

L'uomo, di etnia afgana, secondo la ricostruzione dei fatti avrebbe aggredito ed abusato della giovane moglie del fratello con cui aveva una relazione da anni. Ad ottobre 2011, la ragazza poco più che ventenne, aveva deciso di scappare di casa trovando rifugio in una casa famiglia. Qui grazie agli assistenti della struttura la giovane riesce ad ottenere un po’ di pace e sostegno, di tanto in tanto si incontra, lontano dagli sguardi della famiglia che, nel frattempo, l'ha ripudiata, con il suo innamorato, che però si rivelerà presto essere il suo carnefice. Gli operatori della casa di accoglienza si accorgono che c'è qualcosa di strano, quando la ragazza ogni volta che rientra dopo le uscite con l'uomo, ha gli occhi pieni di lacrime ed è visibilmente scossa. Le discussioni tra i due diventano sempre più accese e frequenti. Alla fine lei prende la decisione di lasciarlo, ma lui non l'accetta e continua a cercarla, chiedendole ripetutamente di incontrarsi.



La Casa Famiglia, riesce a trovare un appartamento alla ragazza, che va a vivere da sola, ma poche settimane dopo il trasferimento, gli assistenti sociali ricevono una telefonata della giovane in lacrime, che li avverte che sotto casa c'è lui, infuriato e fuori di sé. Gli operatori chiamano immediatamente la polizia, che però non riesce ad arrivare in tempo. L'uomo trovando il portone d'ingresso aperto, entra nel palazzo ed arrivato sul pianerottolo inizia a bussare con veemenza, alla porta dell' amata. La giovane incautamente apre uno spiraglio, dando l'opportunità all'uomo di farsi largo con un piede e spalancare la porta. A quel punto accecato dall'ira gli si getta addosso con ferocia iniziando a sferrarle pugni sul volto, e tenendola per il collo ad abusare di lei. L'imputato è stato difeso dall'avvocato Antonio Renis del foro di Macerata.
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