FERMO - L’ospedale Murri è di nuovo pieno. Ieri, i pazienti positivi erano ventitré. Nel reparto di malattie infettive, dove i ricoverati erano venti, non c’è quasi più posto. In terapia intensiva, dove i contagiati restano tre, al massimo se ne può recuperare un altro. L’Area vasta 4 dice di aver attivato l’unità di crisi, ma tiene la bocca cucita su quello che intende fare da qui in avanti.
Non è dato sapere, quindi, se ci sarà o se c’è già stata la riorganizzazione interna dei reparti per recuperare letti da destinare ai malati Covid. In ospedale serpeggia malumore. Fuori, sulla graticola, finisce il direttore dell’Av4, Roberto Grinta, «mandato qua, di fatto, neanche a commissariare, dopo che hanno indotto Livini alle dimissioni».
Va alla carica il Pd fermano. E torna sulla Commissione sanità disertata da Grinta il 21 ottobre. Che ha fatto arrabbiare anche una parte della maggioranza del capoluogo. «Siamo fortemente preoccupati. La sanità è in pessime condizioni – sbotta il segretario provinciale Fabiano Alessandrini –, con un asservimento totale alla giunta regionale e risultati che non arrivano». «C’è un totale disprezzo nei confronti delle istituzioni locali.
Riprenderanno nei prossimi giorni i test salivari in quelle “sentinella”. 999 (624 delle elementari e 375 delle medie) gli studenti del Fermano che, adesso, dovranno fare il tampone a casa per, poi, portarlo a scuola. I plessi interessati sono le primarie Capoluogo, Sant’Andrea, San Claudio e Salvadori di Fermo, le primarie di Campofilone, Monte San Pietrangeli, Petritoli e Piane di Falerone e le secondarie di primo grado di Torre San Patrizio, Campofilone, Grottazzolina, Petritoli e Cascinare.