Calzature, le imprese fermane a caccia di nuovi mercati. Gallucci: «India in crescita, dobbiamo crederci»

Calzature, le imprese fermane a caccia di nuovi mercati. Gallucci: «India in crescita, dobbiamo crederci»
Calzature, le imprese fermane a caccia di nuovi mercati. Gallucci: «India in crescita, dobbiamo crederci»
di Massimiliano Viti
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Sabato 29 Luglio 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:50

FERMO - India nuovo potenziale mercato per le calzature fermane. Soprattutto se di lusso e con un marchio. Lo ha toccato con mano Gianni Gallucci, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Fermo, che è volato a Nuova Delhi per partecipare al summit G20 YEA-Young Entrepreneurs’ Alliance.


La delegazione


Insieme a lui, dalle Marche, all’interno della delegazione di imprenditori italiani, anche Letizia Sgariglia del suolificio Sgm di Montegranaro.

La G20 Young Entrepreneurs’ Alliance è una rete globale composta da giovani imprenditori e dalle organizzazioni che li supportano. Questa rete si riunisce ogni anno, prima del vertice del G20, per sostenere l’importanza dei giovani imprenditori per i paesi membri del G20 e per condividere esempi e pratiche. «Un grande onore per me. Ho portato tutta l’esperienza maturata da chi è cresciuto all’interno del distretto calzaturiero fermano–maceratese, dove si respira tradizione ma si guarda anche al futuro e all’innovazione» sottolinea Gallucci.


La tendenza


Quanto alle calzature, l’India potrebbe rappresentare un mercato potenziale. Nel 2022, secondo i dati di Assocalzaturifici, l’export di scarpe italiane in India è stato di 8,53 milioni di euro (oltre 204.000 paia vendute ad un prezzo medio di 41,78 euro), con un incremento di oltre l’80%. A livello di quantità, invece, l’aumento è del 38%. L’India rappresenta il mercato numero 61 in termini di valore e numero 58 in quantità nella graduatoria dei paesi di destinazione delle scarpe italiane nel 2022. Ed è soltanto il decimo mercato dell’Asia per fatturato. Ecco perché potrebbe essere un mercato delle buone prospettive. «Il settore calzaturiero in India sta maturando. Ma – prosegue il presidente dei giovani imprenditori fermani Gallucci – ora è arrivata anche una stretta alla certificazione BIS (Bureau Indian Standard) per l’esportazione in India. Questa certificazione prevede una ispezione nella fabbrica estera da parte di un responsabile indiano che verifica se i prodotti possono essere esportati in India. Probabilmente questa stretta vuole salvaguardare la manifattura interna che vede al primo posto proprio calzature e pelletteria. Un aspetto che monitoreremo per comprenderne l’evoluzione e valutare i possibili supporti ai nostri imprenditori interessati a quell’enorme mercato», chiosa l’imprenditore monturanese.


Il summit


«Durante il summit indiano, abbiamo discusso del cambiamento climatico e sviluppo sostenibile. Ci sono diverse possibilità di collaborazione, non solo con l’India. L’importanza di questo evento è stata anche nell’aver potuto incontrare imprenditori da tutto il mondo» conclude Gallucci.

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