FERMO - Verde pubblico, un polo culturale, un centro di formazione tutto utilizzando un sistema di teleriscaldamento. Sono stati approvati della giunta di Fermo i primi 4 progetti definitivi per altrettanti interventi nell’ambito del Pinqua. Oltre ai 15 milioni già riconosciuti lo scorso anno, al Comune verranno attribuiti ulteriori 3 milioni di euro perché affiderà i lavori prima della fine dell’anno.
L’iter
L’amministrazione insomma procede spedita sulla riqualificazione dell’ex conceria Sacomar a Molini di Tenna – Girola nell’ambito del “Programma innovativo per la Qualità dell’Abitare” (PInQUA) del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, che è valso nel 2021 al Comune di Fermo, all’interno del Pnrr, il riconoscimento del contributo di 15 milioni di euro. Oltre a questi, in considerazione del fatto che l’affidamento dei lavori avverrà prima delle conclusione del 2022, l’ente comunale beneficerà per questa riqualificazione di ulteriori 3 milioni di euro. Il progetto fermano fa parte delle proposte di rigenerazione urbana presentate a livello nazionale. Dopo aver approvato lo schema di convenzione con Adriatica spa, proprietaria dell’area, preliminare alla variante urbanistica necessaria alle opere previste dal progetto, la giunta ha dato il via libera alla progettazione definitiva per interventi che riguarderanno la realizzazione, dopo aver ristrutturato un immobile, di un polo culturale nell’ex chiesa della Conceria con la funzione di esposizione della memoria e contenitore di eventi con uno spazio aperto realizzato con attenzione all’ambiente; un centro di formazione/spazio pubblico polivalente; una centrale di gestione e produzione del sistema di teleriscaldamento; l’area verde e la realizzazione di spazi per l’aggregazione la socialità.
Il valore
«Questi primi interventi sulla rigenerazione e la riqualificazione urbana dell’ex conceria – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici e alle politiche comunitarie Ingrid Luciani – sono di grande importanza perché, nel rispetto della sua storia e conformazione urbanistica, oltre a riprogettarne la funzionalità si sommano e si innestano nel progetto di sviluppo complessivo dell’area che vede, come noto, il nuovo ospedale, la variante di Campiglione ed il ponte. Un lavoro sinergico che vede l’opera di più settori comunali».