Focolaio al banchetto di nozze, ma gli invitati non si trovano. I medici: «Forza, fateci sapere chi c'era»

Focolaio al banchetto di nozze, ma gli invitati non si trovano. I medici: «Forza, fateci sapere chi c'era»
di Francesca Pasquali
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Sabato 31 Luglio 2021, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 09:49

FERMO - «I positivi che hanno partecipato al matrimonio del 25 luglio dichiarino i loro contatti e ci aiutino a rintracciarli». L’appello è del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 4. Il matrimonio in questione è quello che è stato celebrato, con rito civile, domenica scorsa, dal quale si sarebbe sviluppato un focolaio Covid. Circa 120 gli invitati alla cerimonia, proseguita con il banchetto in una villa a Cupra Marittima.

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I protagonisti
La sposa è fermana.

Lo sposo di Roma. La coppia vive e lavora nella Capitale. Sarebbero entrambi vaccinati. Tra gli invitati fermani, i contagiati sarebbero diversi. Un focolaio che rischia di allargarsi. Perché i positivi non si stanno facendo vivi. L’Av 4 l’ha saputo grazie a una guardia medica chiamata da un invitato. Un inglese contattato dallo sposo, che sarebbe positivo. L’uomo, arrivato in Italia, dopo i cinque giorni di quarantena, aveva fatto la prima dose di vaccino e chiedeva lumi sul da farsi. Da lì è scattato l’allarme.

Ma il tracciamento non è partito, perché l’Av 4 ha le mani legate. «Prima deve arrivare la comunicazione ufficiale dall’Asur del positivo e, attualmente, non è arrivata nessuna comunicazione», spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Giuseppe Ciarrocchi. In pratica, finché Roma non comunicherà la positività dello sposo e l’elenco dei contatti, il tracciamento non potrà partire.

Nel frattempo, l’Av 4 ha contattato l’omologa ascolana. Perché, a rischio, ci sarebbe anche il personale della villa. Adesso, ci sarà da capire cos’è andato storto e se tutti i partecipanti avevano il Green pass, obbligatorio per i ricevimenti dal 31 maggio. L’Av 4 ha cominciato a contattare tutti quelli che, giorno per giorno, compaiono sui suoi elenchi dei positivi. L’ultimo giro di chiamate è stato fatto ieri all’ora di pranzo.


La risposta
«Chiediamo se hanno partecipato al matrimonio del 25 luglio, ma finora hanno tutti risposto di no», fa sapere Ciarrocchi. Il sospetto è che non si voglia alzare un polverone. Ma il rischio che il focolaio s’allarghi è reale. Per questo, il Dipartimento di prevenzione lancia l’appello a chi ha partecipato alla cerimonia ed è stato contagiato, «per aiutarci a tracciare e contatti e, nell’eventualità, a trovare altri positivi».

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