FERMO - «Mariani esibisce atteggiamenti e comportamenti machisti. Non mi ritrovo più in questa associazione». È il j’accuse di Graziano Mazza, patron di Premiata, marchio calzaturiero con sede a Montegranaro, che ha confermato di aver inviato la richiesta di cancellazione da Confindustria Centro Adriatico.
Non è l’unico. Alla sede dell’associazione stanno cominciando ad arrivare le lettere di revoca dell’adesione da parte di imprese fermane. Ci sarebbero anche grandi nomi. Le rinunce all’Aquila sarebbero cominciate ad arrivare già da qualche giorno ed è ancora presto per tirare le somme. È la protesta di Fermo per le ultime vicende legate a Confindustria e, nel modo specifico, all’espulsione di Fabrizio Luciani e Andrea Santori. La risposta del Fermano al provvedimento di espulsione deciso da Confindustria Centro Adriatico, che fa seguito alle dimissioni di Giampietro Melchiorri non sarà solo verbale visto che parliamo di imprenditori del fare.
La scelta
Uno dei primi a inviare la revoca è stato Mazza. «La mia impressione è che dopo le elezioni regionali sia cambiato qualcosa all’interno dell’associazione» afferma l’imprenditore che indica l’ormai famosa conferenza stampa fermana, non autorizzata da Ascoli, del 10 ottobre 2020, come l’origine della deriva dell’associazione. «Secondo me è stato un pretesto.
La battaglia
Mazza attacca Mariani anche sul piano degli argomenti: «Non si è mai preoccupato della situazione in cui versa il calzaturiero. Per l’associazione ha parlato sempre il presidente dei calzaturieri da noi stimolato. Se parlerei con Mariani? Certo, se... rinunciasse alla carica di presidente. Così imparerebbe dagli altri presidenti che certi errori non vanno commessi» conclude Mazza.