ASCOLI - Gianluca Ciferri, l'imprenditore fermano che si è tolto la vita ieri nel carcere di Marino del Tronto, aveva scritto una lettera alla madre.
L'uomo, accusato del duplice omicidio di due ex dipendenti kosovari, che si erano recati presso la sua villa per chiedere il pagamento di stipendi arretrati, aveva riposto la missiva nell'armadietto del carcere nella sezione "protetti".
Il contenuto della lettera è al vaglio della Procura che ha aperto un'inchiesta sul suicidio.
La lettera, secondo fonti investigative, sarebbe stata scritta la sera di domenica, senza che nessuno dei detenuti che erano con lui nella stessa cella se ne accorgesse. Domani, nell'obitorio dell'ospedale Mazzoni, il medico legale Sabrina Canestrari effettuerà l'autopsia sul corpo di Ciferri.
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