Personale qualificato per il Pnrr ma anche vivacità delle imprese

Personale qualificato per il Pnrr ma anche vivacità delle imprese

di Donato Iacobucci
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 02:20

Martedì scorso è stato presentato ad Ancona il Rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia regionale. Il rapporto presenta come di consueto un quadro particolarmente ricco di analisi e approfondimenti sui diversi aspetti dell’economia regionale; dall’attività delle imprese al mercato del lavoro, dal reddito e consumi delle famiglie al mercato del credito e alla finanza pubblica. Nell’ambito di quest’ultimo capitolo il Rapporto dedica specifica attenzione alla spesa in ambito regionale dei fondi previsti dal Pnrr. Diversi articoli di commento al Rapporto hanno concentrato l’attenzione proprio su questo aspetto, evidenziando i ritardi che stanno emergendo nella spesa di questi fondi. È stata più volte sottolineata la rilevanza del Pnrr per l’economia nazionale e regionale e l’importanza di riuscire a conseguire gli obiettivi di spesa previsti nel piano.

Come ricordato nel Rapporto, si tratta di un impegno particolarmente gravoso per le amministrazioni locali, in particolare i comuni, chiamati a svolgere un ruolo centrale nell’attuazione degli interventi e a completare in tempi brevi tutte le fasi necessarie all’impiego delle risorse, dalla progettazione alla effettiva realizzazione. Compito non semplice: i ricercatori della Banca d’Italia hanno calcolato che rispetto al livello ordinario della spesa nel periodo pre-pandemia, i comuni marchigiani dovrebbero incrementare gli esborsi annui di una percentuale compresa tra il 99 e il 132 per cento. I problemi derivano da norme e procedure farraginose ma anche dalle carenze di personale qualificato. Sulle prime si può intervenire anche in tempi brevi mentre la formazione e l’immissione di personale richiede tempi lunghi, non sempre compatibili con quelli del Pnrr. Sarà, quindi, fondamentale per le amministrazioni pubbliche dedicare il massimo sforzo in questo ambito.

Ed sarà rilevante il ruolo di monitoraggio e di analisi svolto dalla Banca d’Italia, al fine di individuare le potenziali criticità e intervenire tempestivamente sui ritardi. L’attenzione all’allocazione dei fondi del Pnrr non deve però farci dimenticare che la spesa pubblica, anche quanto utilizzata in modo efficace, è un facilitatore dello sviluppo ma non ne è il motore principale.

Quest’ultimo è alimentato in primo luogo dalla vivacità imprenditoriale: sia quella che si esprime nell’avvio e nella crescita delle piccole imprese; sia quella che si esprime nell’attività di investimento e di innovazione delle grandi imprese. Su questi aspetti il quadro regionale presenta luci e ombre. Le luci sono determinate dalla vivacità della crescita osservata nel periodo post-pandemia, soprattutto nell’industria manifatturiera. La ripresa è stata più veloce e consistente di quanto previsto. L’export in particolare ha mostrato una crescita notevole, anch’essa inaspettata.

L’andamento dell’economia e dell’attività produttiva è andato progressivamente rallentando nel corso del 2022 e per il 2023 si prevede una crescita modesta. Si tratta però anche in questo caso di dati rivisti al rialzo rispetto alle stime di stagnazione di inizio d’anno. Al di là dell’entità della crescita, ciò che maggiormente stupisce è il fatto che nel periodo post pandemico l’economia italiana è risultata fra le più vivaci in ambito europeo. Le ombre compaiono quando si considerano i dati strutturali: dalle drammatiche previsioni sull’evoluzione demografica a quelle relative al sistema produttivo, povero di imprese di grande dimensione e in settori a più rapida espansione. A voler essere ottimisti anche in questo caso non mancano segnali positivi. A commentare il Rapporto presentato martedì scorso è stato chiamato Abramo Levato, direttore generale di HP Composites, una società localizzata in provincia di Ascoli Piceno leader a livello mondiale nella produzione di componenti in fibra di carbonio per il settore motorsport e automotive. Nel decennio fra il 2011 e il 2021 la HP Composites è passata da 40 a oltre 600 dipendenti. Questa testimonianza ci ricorda che le Marche dispongono di un sistema manifatturiero forte e diversificato e di imprese capaci di performance di crescita considerevoli: i due ingredienti fondamentali per alimentare la crescita. 


*Docente di Economia
alla Politecnica delle Marche 
e coordinatore
Fondazione Merloni

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