Nutrigenomica, a ciascuno la sua dieta personalizzata

Nutrigenomica, a ciascuno
la sua dieta personalizzata

di Mauro Silvestrini
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Martedì 20 Febbraio 2024, 03:30

Ciò che mangiamo rappresenta uno dei fattori maggiormente coinvolti nell’influenzare il nostro benessere. La ricerca in campo alimentare sta guadagnando terreno e i dati oggi a disposizione, indicano che la dieta ideale può variare in base alle caratteristiche genetiche individuali. Una personalizzazione dell’alimentazione potrebbe essere quindi l’approccio ideale per ottimizzare la salute, migliorando la risposta metabolica e riducendo il rischio di malattie. Non tutti metabolizzano gli alimenti allo stesso modo e l’idea che “siamo ciò che mangiamo” assume un significato profondo in una società in cui si tende sempre di più a trascurare l’importanza di una alimentazione corretta e bilanciata.

La Nutrigenomica rappresenta un’innovativa frontiera della scienza che studia l'interazione tra dieta e patrimonio genetico partendo dall’idea che ogni individuo ha una risposta metabolica unica agli alimenti in relazione alla sua composizione genetica. La scoperta chiave è che non esiste una dieta universale che si adatti a tutti. Ciò significa che le stesse scelte alimentari possono avere effetti differenti su persone diverse. Attraverso l’analisi dei geni coinvolti nel metabolismo, nella digestione e nell'assorbimento degli alimenti, i ricercatori stanno delineando percorsi personalizzati che potranno contribuire a migliorare lo stato di salute e a ridurre il rischio di malattie legate all'alimentazione. Uno dei vantaggi più evidenti potrebbe riguardare la gestione del peso.

Comprendere come il corpo metabolizza i nutrienti consentirebbe di personalizzare l’alimentazione per ottimizzare il processo di perdita o mantenimento del peso. Se il profilo genetico individuale fosse in grado di dimostrare una maggiore suscettibilità all'accumulo di grasso, si potrebbero adottare strategie alimentari specifiche per contrastare questo trend e raggiungere l’obiettivo di in peso ideale in modo più efficace. Inoltre, nel caso di scoperta di una predisposizione a una maggiore sensibilità al glutine, sarebbe possibile optare per alternative alimentari prive di questa sostanza per migliorare la digestione e il benessere intestinale. Se il profilo genetico suggerisse una maggiore necessità di antiossidanti, ci potrebbero essere benefici dall’introduzione nella dieta di alimenti come i frutti di bosco, agrumi e verdure colorate.

Questa prospettiva rappresenta non solo una potenziale arma per ottimizzare la risposta metabolica, ma potrebbe anche contribuire a prevenire e gestire condizioni il diabete e le malattie cardiache. Un esempio tangibile di questo approccio è la personalizzazione delle diete in base alla risposta insulinica di ciascun individuo. Alcune persone possono tollerare meglio gli zuccheri, mentre altre potrebbero beneficiare di una dieta a basso indice glicemico. Questo tipo di informazioni può essere ricavato dall’analisi genetica e tradotto in suggerimenti pratici per l’alimentazione quotidiana.

Altri esempi possono riguardare un maggior beneficio per alcune persone derivato da una dieta ricca di proteine, mentre altre potrebbero avere una risposta metabolica superiore ai grassi. È importante sottolineare che, nonostante gli sviluppi promettenti, la nutrigenomica è ancora un campo in evoluzione che richiede ulteriori ricerche. Tuttavia, le prospettive che offre aprono la strada a un futuro in cui la nostra dieta non sarà più solo una scelta basata sul gusto, ma potrà tener conto anche delle esigenze specifiche del nostro corpo, contribuendo a creare un equilibrio armonioso per un benessere ottimale. In ogni caso, bisogna ricordare che, prima di intraprendere qualsiasi percorso nutrizionale, è essenziale consultare un professionista medico o un nutrizionista qualificato per interpretare correttamente le nostre esigenze e sviluppare un piano alimentare personalizzato. Le diete fai da te non funzionano e possono rappresentare un potenziale pericolo per la nostra salute. Questo non significa che ognuno di noi non debba cercare di capire quali sono gli alimenti più adatti al proprio organismo. Il nostro corpo ci lancia continuamente segnali e ci avverte se gli alimenti che introduciamo nella nostra dieta sono adatti o ci danno problemi. Scegliere consapevolmente cosa mangiare deve diventare non solo un atto quotidiano, ma un investimento per il nostro futuro.

*Preside Facoltà di Medicina 
e Chirurgia 
Università Politecnica 
delle Marche 

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