Bonus reddito di libertà, sgravi fino a 8mila euro per assunzioni donne disoccupate vittime di violenza: requisiti e come funziona

Bonus reddito di libertà, sgravi fino a 8mila euro per assunzioni donne disoccupate vittime di violenza: requisiti e come funziona
Bonus reddito di libertà, sgravi fino a 8mila euro per assunzioni donne disoccupate vittime di violenza: requisiti e come funziona
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Martedì 5 Marzo 2024, 13:18

Bonus assunzione delle donne vittime di violenza in arrivo. Sono operative le modalità di esonero del versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumo - nel triennio 2024-2026 - donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del “Reddito di libertà”.

Il limite massimo previsto per l'esonero, come specifica l'Inps in una circolare che fornisce le prime indicazioni riguardanti l’ambito di applicazione dell’esonero, è pari a 8.000 euro annui.

La soglia massima di esonero della contribuzione riferita al periodo di paga mensile è pari a 666,66 euro (8.000 euro /12) e, per i rapporti di lavoro instaurati/trasformati e risolti nel corso del mese, la soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 21,50 euro (666,66 euro/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

Reddito di libertà

Il "reddito di libertà" è destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Possono averlo le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Conseguentemente, la lavoratrice deve soddisfare, alla data dell’assunzione, i seguenti due requisiti:

  • essere disoccupata: in forza della previsione di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego;
  • essere percettrice del Reddito di libertà: in coerenza con quanto previsto in riferimento ad altre agevolazioni similari, l’esonero contributivo in questione può essere riconosciuto solo in relazione alle assunzioni di donne percettrici del Reddito di libertà, e non anche alle donne che, avendo inoltrato istanza per il riconoscimento del contributo, abbiano titolo alla prestazione ancorché non l’abbiano ancora percepita.

Il "bonus" viene riconosciuto comunque anche per chi assuma donne che siano state fruitrici del Reddito di libertà nel 2023, e che, pertanto, alla data di assunzione non soddisfano il requisito in trattazione.

Come funziona il bonus

L’esonero contributivo, il "bonus", spetta per:

  • le assunzioni a tempo indeterminato, per la durata di 24 mesi;
  • le assunzioni a tempo determinato, per la durata di 12 mesi ossia per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
  • le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, per la durata di 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.

Spetta anche in caso di part-time e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro.

Quando dura

Ma quanto dura il bonus? Diverse le fattispecie previste nella Legge di Bilancio.

  • In caso di assunzione a tempo indeterminato, spetta per ventiquattro mesi;
  • in caso di assunzione a tempo determinato, spetta fino a dodici mesi,ossia per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
  • in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine (sia esso già agevolato oppure no), è riconosciuto per complessivi diciotto mesi decorrenti dalla data dell’assunzione a tempo determinato.

L’incentivo spetta anche in caso di proroga del rapporto a tempo determinato – effettuata in conformità alla disciplina che regola tale tipologia contrattuale - fino al limite complessivo sopra riportato previsto per i contratti a termine, ossia dodici mesi a partire dalla data di assunzione.

Le risorse disponibili

L’agevolazione spetta nei limiti delle risorse specificatamente stanziate. L’Inps - spiega la circolare «autorizzerà la fruizione della misura solo dopo avere verificato la sufficiente capienza di risorse».

L'ultima legge di Bilancio prevede che l’esonero contributivo spetta nel limite di spesa di:

  • 1,5 milioni di euro per l'anno 2024;
  • 4 milioni di euro per l'anno 2025;
  • 3,8 milioni di euro per l'anno 2026;
  • 2,5 milioni di euro per l'anno 2027;
  • 0,7 milioni di euro per l'anno 2028.
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