Reddito di cittadinanza, monito Fmi all'Italia: «Così alto disincentiva il lavoro»

Reddito di cittadinanza, monito Fmi all'Italia: «Così alto disincentiva il lavoro»
Reddito di cittadinanza, monito Fmi all'Italia: ​«Così alto disincentiva il lavoro»
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Giovedì 19 Maggio 2022, 21:55

Meno reddito di cittadinanza ai percettori del sussidio nel Sud Italia. Una proposta che arriva direttamente da Washington. Nel suo rapporto periodico sull’Italia il Fondo monetario internazionale ha spiegato che il sussidio introdotto dal primo governo Conte e fortemente voluto dal Movimento Cinquestelle rischia di trasformarsi in un disincentivo al lavoro soprattutto nelle aree dove il costo della vita è meno elevato. In Campania, per esempio, l’importo mensile erogato è pari in media a 638 euro (a Napoli rasenta i 660 euro), mentre in Sicilia l’asticella arriva a 619 euro (a Palermo siamo a quota 663 euro). Per il Fondo monetario internazionale la stretta introdotta dal governo Draghi, che prevede la decadenza del beneficio già alla seconda offerta di lavoro respinta, va nella giusta direzione. Tuttavia, potrebbe non essere sufficiente: gli esperti del Fondo monetario suggeriscono anche di lasciare una quota importante di Reddito di cittadinanza ai percettori dell’aiuto che trovano un impiego, così da motivarli ulteriormente. Anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, chiede di lasciare il 50% del reddito di cittadinanza ai beneficiari che accettano un lavoro stagionale, considerato che il settore dell’accoglienza in questo momento fatica a trovare 350mila addetti.

Nel suo rapporto redatto a conclusione della missione in Italia, il Fondo ha anche rivisto le sue previsioni economiche per il Paese.

La crescita annua è stata rivista, riportandola su livelli più moderati, circa il 2,5% nel 2022 e l’1,75% nel 2023. L’inflazione media annua è attesa raggiungere un picco del 5,5% quest’anno. Nel medio termine si prevede che la crescita si stabilizzerà poco sopra l’1% grazie al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e alla moderazione dei prezzi delle materie prime. «Dopo l’impressionante ripresa dallo shock pandemico, l’economia italiana si trova ora ad affrontare i venti contrari della guerra in Ucraina e dell’aumento dell’inflazione e, nonostante i segnali di resilienza, la crescita dovrebbe rallentare», si legge nel bollettino.

Deficit e debito pubblico sono i nemici da battere. «Per aumentare la produttività e la crescita del pil sono necessarie riforme strutturali globali, compreso un ampliamento a gettito invariato della base imponibile per rendere il sistema fiscale più equo», prosegue l’organismo con sede a Washington. Servono correttivi anche al superbonus: l’Fmi raccomanda di rafforzare i controlli esistenti sui meccanismi di approvazione dell’incentivo, allo scopo di limitare il rischio che si verifichino eccessi di spesa.  Tornando al sussidio dei Cinquestelle, oggi beneficiano del reddito di Cittadinanza e della pensione di cittadinanza 1,15 milioni di nuclei in totale, con 2,57 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 553 euro (581 euro per il reddito di cittadinanza e 248 euro per la pensione di cittadinanza). L’importo varia sensibilmente in base al numero dei componenti del nucleo familiare: va da un minimo di 452 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 731 euro per le famiglie con cinque componenti. 

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