Pensioni, rivalutazione e aumenti: i nuovi importi. Aliquote Irpef e quattordicesima, cosa cambia

La rivalutazione in programma nel nuovo anno non riguarderà solo l'indice del 2024 ma includerà anche quello del 2023 con un impatto sulle erogazioni dell'anno seguente

Pensioni, rivalutazione e aumenti: i nuovi importi. Dalla riforma alla quattordicesima, cosa cambia
Pensioni, rivalutazione e aumenti: i nuovi importi. Dalla riforma alla quattordicesima, cosa cambia
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Martedì 15 Agosto 2023, 10:25

Le pensioni cambiano ancora, specialmente quelle di vecchiaia e invalidità. Previsti aumenti grazie agli incrementi relativi alla quattordicesima e la rivalutazione in programma nel 2024 che non riguarderà solo l'indice del 2024 ma includerà anche quello del 2023 con un impatto sulle erogazioni dell'anno seguente.  

La rivalutazione

Per quanto riguarda la valutazione, il vecchio indice fissato alla fine del 2022 del 7,3% non è un valore definitivo. Visti i costi dei beni di consumo, quel dato è già stato rivisto all'8,1%. Ma i pagamenti correlati a questi aumenti saranno accreditati soltanto nel prossimo anno. Oltre a questo, per il dato definitivo della rivalutazione bisognerà includere l'indicatore annuale che verrà stabilito entro la fine di quest'anno. 

Gli aumenti e i destinatari

Gli aumenti sono destinati alle pensioni di vecchiaia e di invalidità e più in generale le categorie che ricevono assegni minimi. Questi ultimi vedranno un incremento da 563,74 euro a 572,20 euro. In più la pensione potrebbe raggiungere un importo vicino ai 600 euro per coloro che hanno superato i 75 anni di età.

La quattordicesima: cosa cambia

Ma non è finita qui, perché è previsto un aumento anche per laquattordicesima mensilità. Questa è concessa solo ai pensionati che abbiano compiuto 64 anni e che ricevano pensione anticipata, pensione di vecchiaia, pensione di reversibilità e pensione di invalidità.

La rivalutazione sarà applicata anche qui, compresi coloro che l'hanno ricevuta con un aumento a luglio. L’importo della quattordicesima varia a seconda del numero di anni di contributi versati e del reddito globale percepito dal pensionato. In media, l’importo oscilla tra 336 euro e un massimo di 655 euro. A chi ha versato contributi da 15 a 25 anni e ha un reddito lordo fino a 10.992,93 euro, spetta un importo pari a 1,5 volte il trattamento minimo. Di conseguenza, l‘importo della quattordicesima ammonta a 546 euro. Coloro che hanno versato contributi per 25 anni ricevono 655,20 euro. In entrambi i casi, gli importi spettanti vengono sottoposti all’indice di rivalutazione, il quale li incrementerà ancor di più.

Gli effetti della riforma fiscale

Le nuove aliquote Irpef comporteranno modifiche nell'imposizione dei redditi e quindi aumenti alle pensioni di vecchiaia e invalidità, con un nuovo decreto specifico per queste ultime. Arriveranno novità anche per chi intende ritirarsi dal mondo del lavoro in anticipo con un'attenuazione delle tasse su tredicesima (annunciata dal viceministro dell'Economia, Leo) e quattordicesima. Gli importi saranno quindi maggiori.

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