Pensioni, gli effetti della nuova Irpef 2024 ad aprile: ecco come cambiano gli importi con i nuovi scaglioni

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di febbraio, oltre all’Irpef mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023

Pensioni, gli effetti della nuova Irpef 2024 ad aprile: ecco come cambiano gli importi con i nuovi scaglioni
Pensioni, gli effetti della nuova Irpef 2024 ad aprile: ecco come cambiano gli importi con i nuovi scaglioni
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Sabato 27 Gennaio 2024, 19:57

Pensioni, dal cedolino di febbraio all'effetto della nuova Irpef a partire da aprile. A fine anno è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2023 (Irpef e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps. Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Inps deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento. 

Effetto nuova Irpef ad aprile

La tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito e alle nuove aliquote, introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023, dalla mensilità di aprile 2024 sulla quale sarà corrisposto anche il conguaglio riferito alle mensilità precedenti. Viste le nuove aliquote Irpef previste per il 2024 (No Tax Area sino a 15.000 €, 23% da 15 a 28.000 €, 35% da 28 a 50.000 €, 43% oltre i 50.000 €), anche i pensionati che hanno un reddito compreso tra €15.000 e € 28.000 pagheranno un’aliquota Irpef ridotta del 2% rispetto agli anni passati.

Le trattenute

Qualora i ratei di pensione di gennaio e di febbraio dovessero risultare insufficienti per il recupero totale si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito. Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per i quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010). 

Le undici rate

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di febbraio, oltre all’Irpef mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023. Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono. Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024. Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Gli importi di febbraio

Nel 2024 le pensioni sono aumentate del 5,4% rispetto all’8,1% dell’anno 2023.

I nuovi importi delle pensioni basse del 2024 sono i seguenti:

• il trattamento minimo, passerà da 567,94 euro al mese, a 598,61, con un aumento pieno di 30,68 euro.

A questo importo dovrà aggiungersi l’incremento di 2,7 punti percentuali previsto dalla finanziaria 2023;

• le pensioni di invalidità civili da gennaio 2024, senza maggiorazione sociale, passeranno da 316,25 euro a 333,33 euro (aumento di 17,08 euro), con un incremento di 10,33 euro per chi non ha altri redditi;

• l’assegno sociale, nel 2024, passerà da 507,03 euro a 534,41 euro, con un aumento di 27,11 euro.

Gli adeguamenti delle altre pensioni

L’adeguamento delle pensioni superiori 4 volte il trattamento minimo avverrà così:

• per le pensioni pari o inferiori a quattro volte (2.271,76 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno rivalutate nella misura del 100 per cento; l’aumento lordo sarà pari a 122,68 euro ed il netto a 95,84 euro.

• per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte (2.271,76 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno adeguate nella misura dell’85 per cento (4,59%) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.839,70 euro circa). Ad esempio una pensione di 2.500 euro aumenterà di 114,75 euro al lordo e di 90,94 euro al netto.

• Nella misura del 53 per cento (2,862%) per le pensioni complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.839,70 euro circa) e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (3.407,64 euro circa). Ad esempio con una pensione di 3000 euro si avrà un aumento netto di 73,07 euro.

• Nella misura del 47 per cento (2,538%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS (4.543,52 euro circa). Ad esempio con una pensione di 4000 euro si avrà un aumento netto di 77,87 euro.

• Nella misura del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (5.679,40 euro circa).
nella misura del 22 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiore a 5.679,40 euro circa).

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