Marche, distretti industriali
Torna a crescere l'export

Marche, distretti industriali Torna a crescere l'export
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Gennaio 2014, 13:01
ANCONA - Nel terzo trimestre 2013 torna in territorio positivo la dinamica delle esportazioni dei sette distretti delle Marche (+1,6%), dopo la leggera flessione del periodo precedente. Prosegue la crescita dei distretti del sistema moda marchigiano: calzature di Fermo (+3,3%), pelletterie del Tolentino (+14,6%) e jeans valley di Montefeltro (+6%). Di segno opposto invece le variazioni registrate dai due poli della filiera degli elettrodomestici e del mobile, le cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-4,6%) e le cucine di Pesaro (-8,9%), e del distretto della meccanica, le macchine utensili e per il legno di Pesaro (-0,1%). Si conferma la frenata dell’export degli strumenti musicali di Castelfidardo (-9,7%).



Sono questi, in estrema sintesi, i principali risultati che emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico.



Il distretto delle calzature di Fermo conferma un trend positivo che prosegue ininterrotto dal secondo trimestre 2010. Le esportazioni del distretto crescono in Russia (+3,3%), in Francia (+2,7%) e nel Regno Unito (+8,1%). Di segno lievemente negativo, invece le variazioni registrare in Germania (-0,3%) e negli Stati Uniti (-2%). Crescita a doppia cifra per le pelletterie del Tolentino grazie alle vendite sui principali mercati di sbocco, Romania e Russia in primis. Di segno contrario invece le variazioni dei due distretti del sistema casa. Il distretto delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano sta sperimentando una pesante contrazione delle esportazioni che è proseguita nel periodo luglio-settembre 2013. Il risultato riflette la contrazione delle vendite sui principali mercati di riferimento, tra cui Francia (-25,2%) e Russia (-22,8%). Crescono invece le esportazioni verso la Germania (+21,9%), a conferma di un trend positivo in atto dal 2012. Calano anche le esportazioni del distretto delle cucine di Pesaro, incorporando le perdite riportate sul mercato russo (-24,4%) e in Libia (-52,2%). Crescono invece le esportazioni verso Arabia Saudita, Stati Uniti, Francia e Germania.



“L’evoluzione delle esportazioni dei distretti marchigiani nel terzo trimestre dell’anno – commenta Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – continua a scontare la scarsa vivacità dei nuovi mercati. Sebbene nel periodo luglio-settembre la dinamica dei flussi commerciali diretti sui nuovi mercati sia tornata in territorio positivo dopo la flessione del trimestre precedente, il ritmo di crescita rimane ancora debole (+0,5%). Accelera leggermente invece l’export diretto sui mercati maturi (+2,6%).”



Tra i nuovi mercati, nel terzo trimestre, la Russia evidenzia un calo dell’export dell’1,4%, che conferma il risultato negativo del secondo trimestre dell’anno (-8,4%). Di segno opposto invece le performance registrate in Cina (+4,9%) e Hong Kong (+7,3%), sostenute dai buoni risultati dei distretti del sistema moda. Si segnala come su questi mercati avanzino anche i due distretti del sistema casa. Tra i mercati maturi evidenziano una buona tenuta le esportazioni dirette in Germania (+5,6%) e negli Stati Uniti (+4%), sostenute principalmente dal buon andamento delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano e pelletterie del Tolentino sul mercato tedesco e dalle cucine di Pesaro sul mercato USA. Stabile invece la dinamica delle esportazioni in Francia.



Sul fronte degli ammortizzatori sociali l’incremento del monte ore complessivo della Cassa Integrazione Guadagni (Cig) nel periodo gennaio-novembre 2013 (13,8 milioni di ore autorizzate, 3,6 milioni di ore in più rispetto allo stesso periodo del 2012) è indicativo delle difficoltà che le imprese distrettuali continuano ad affrontare sui mercati internazionali e sul mercato domestico, ancora fiaccato da consumi deboli e da una progressiva riduzione della spesa e dei redditi delle famiglie. L’incremento nel monte ore complessivo della Cassa Integrazione, su livelli di massimo nell’ultimo triennio, è imputabile principalmente al significativo aumento del numero di ore di CIG ordinaria e di CIG in deroga. Registra invece una leggera decelerazione il numero di ore di Cig straordinaria".
© RIPRODUZIONE RISERVATA