Fisco, Italia prima tra le grandi
nazioni Ue per l'evasione dell'Iva

Fisco, Italia prima tra le grandi nazioni Ue per l'evasione dell'Iva
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Sabato 5 Settembre 2015, 18:44 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 11:39
ROMA - Prima tra i grandi Paesi dell'Ue per evasione dell'Iva e seconda solo all'Estonia per il peggioramento del fenomeno fatto registrare da un anno all'altro (2012-2013): queste le poco invidiabili posizioni occupate dall'Italia nella classifica compilata in base agli ultimi dati resi noti dalla Commissione europea sul gap tra il gettito Iva prevedibile e quello realmente incassato.



Una problematica seguita con particolare attenzione da Bruxelles poichè parte dell'Iva raccolta a livello nazionale costituisce una del tre cosiddette 'risorsa propriè che alimentano direttamente il bilancio dell'Unione.



L'ultima fotografia scattata attraverso i dati raccolti e pubblicati dall'esecutivo comunitario indica che nel 2013 a perdersi per strada, nell'insieme Ue, è stato il 15,2% del gettito stimato (la stessa quota del 2012), equivalente a 167,6 miliardi di euro. Nel caso dell'Italia il gap tra incassi attesi e quelli reali è arrivato al 33,6% pari, in soldoni, a 47,5 miliardi di euro. Una cifra record in termini assoluti che in percentuale viene invece superata solo da Romania (41,1%), Lituania (37,7%), Slovacchia (34,9%) e Grecia (34%). Nella media Ue, secondo i dati di Bruxelles l'evasione dell'Iva si è attestata al 13,9% contro il 12,3 dell'anno precedente, mentre negli altri grandi Paesi europei - Germania, Francia e Gran Bretagna - i gap tra gettiti potenziali e reali sono stati rispettivamente pari all' 11,2%, all'8,9% e al 9,8%.



La Spagna si è attestata sul 16,5%. Lo studio elaborato dalla Commissione europea indica che nel biennio preso in considerazione 15 Paesi hanno messo a segno progressi riducendo i rispettivi gap, mentre in 11 la situazione si è ulteriormente deteriorata (Croazia e Cipro non sono stati presi in considerazione per problemi statistici). È in questo contesto che L'Italia si è collocata alle spalle della sola Estonia per crescita del suo gap (1,6 punti percentuali in più contro i 3,5 della repubblica baltica). La situazione italiana rappresenta comunque solo la punta dell'iceberg di una lotta a evasione, elusione e altre formule truffaldine praticate nell'Ue a danno del gettito Iva che finora non è riuscita a raggiungere risultati significativi.



«I risultati di questo importante studio - è stato il commentato del commissario agli affari economici e monetari Pierre Moscovici - dimostrano ancora una volta quanto sia importante e urgente rivedere il sistema di raccolta dell'Iva in Europa.
Sollecito quindi gli Stati membri a fare tutto il necessario per combattere evasione ed elusione a tutti i livelli perchè questa battaglia è e resterà tra le priorità dell'agenda di questo esecutivo».
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