Banca Marche, sciolti gli organi
Arriva il commissariamento

La sede di Banca Marche
La sede di Banca Marche
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Venerdì 25 Ottobre 2013, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 16:10
ANCONA - Definitivamente commissariata Banca Marche, dopo le perdite certificate per circa 800 milioni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, su proposta della Banca d’Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche, e la sua sottoposizione alla procedura di amministrazione straordinaria.

Secondo la stessa Banca Marche, sono stati nominati Commissari straordinari Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani e, come componenti del Comitato di sorveglianza, Giuseppe Guizzi, Giovanni Ossola e Massimo Spisni. Il provvedimento è stato assunto in continuità con la gestione provvisoria della Banca, disposta con Provvedimento della Banca d’Italia del 27 agosto, per un massimo di due mesi. In ballo un aumento di capitale che fino ad oggi non è riuscito a decollare.



Il commissariamento è stato adottato in base alle disposizioni del Testo Unico Bancario, ossia quando risultino «gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca», e quando siano previste «gravi perdite del patrimonio». Banca Marche ha chiuso il bilancio 2012 con un rosso di 526 milioni di euro, la semestrale 2013 con una perdita di 232 milioni e rettifiche sui crediti per 451,8 milioni.



Per ricapitalizzarla servirebbero almeno 500 milioni, stando alla stima del presidente Rainer Masera, dimessosi il 14 ottobre con una lettera di fuoco contro l'inerzia del mondo economico locale. In base all'asticella fissata dalla Bce per le banche dell'Eurozona (8%) poi BM è il fanalino di coda fra gli istituti italiani a rischio, con un coefficiente 'Tier 1' al 5,62%. La cordata di imprenditori marchigiani che avrebbe dovuto immettere una robusta quota di capitale (fra 150 e 300 mln di euro) si è volatilizzata, con Masera si sono dimessi 5 degli 11 componenti del Cda, e nel quartier generale di BM a Jesi l'ufficializzazione del commissariamento è stata accolta con la dovuta rassegnazione.



Il direttore generale Luciano Goffi resta al suo posto e le forze politiche ed economiche del territorio si aggrappano alle briciole di ottimismo sparse nel comunicato sulla gestione straordinaria.
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