Bin Laden, una figlia: preso vivo e ucciso
Obama: foto del corpo restano top secret

La casa dove è stato ucciso Bin Laden (foto Laurence Figà-Talamanca / Ansa)
La casa dove è stato ucciso Bin Laden (foto Laurence Figà-Talamanca / Ansa)
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Maggio 2011, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 22:06
ROMA - La Casa Bianca ha deciso che non saranno rese pubbliche le foto del cadavere di Osama bin Laden perch almeno una di esse atroce. La pubblicazione spazzerebbe via i dubbi sulla sua morte, ma si teme che le immagini, molto crude, possano offendere i musulmani.



Mentre sul web circolano foto del presunto cadavere, la Casa Bianca ha deciso di non rendere pubbliche le foto dopo aver valutato gli effetti delle immagini sull'opinione pubblica mondiale, in particolare nel mondo arabo e nei paesi islamici.



Robert Gates e Hillary Clinton erano contrari alla pubblicazione delle foto e hanno espresso al presidente Obama le loro preoccupazioni. Lo rivela l'Abc, sottolineando che gli analisti del Pentagono e del dipartimento di Stato temevano che la pubblicazione di queste foto potesse provocare una reazione contro gli Stati Uniti che ancora non è stata registrata nel mondo arabo.



La Casa Bianca non ha «nessun dubbio, l'azione (contro Osama bin Laden) era legale ed era di legittima difesa»: lo ha indicato il portavoce del presidente degli Stati Uniti Barack Obama Jay Carney. Il portavoce ha aggiunto che l'azione, con un minimo di danni collaterali, è stata fatta «correndo grandi rischi» per gli americani coinvolti nell'operazione, e che se «nel rispetto delle leggi della guerra bin Laden si fosse arreso o avesse fatto capire di essere pronto ad arrendersi» glielo avrebbero permesso.



Spuntano le foto di altre tre vittime del blitz. Fotografie acquistate dalla Reuters e scattate circa un'ora dopo l'assalto alla villa di Abbottabad dove si trovava Osama bin Laden, mostrano tre uomini morti in un lago di sangue, ma nessuna arma. Le foto, prese da un funzionario della sicurezza pachistano che era entrato nel compound dopo il blitz - e che le ha poi vendute alla Reuters, chiedendo di restare anonimo - mostrano due uomini vestiti col

tradizionale abito pachistano e un terzo con addosso una T-shirt, con sangue che fuoriesce dalla loro bocca, naso e orecchie. Nessuno dei tre uomini assomigliava a Bin Laden, del cui cadavere il presidente americano Barack Obama ha deciso di non rendere pubbliche immagini. Stando all'ora impressa sulle foto, la prima è stata scattata il 2 maggio alle 2.30 (ora pachistana), circa un'ora dopo la fine del raid. Altre immagini sono state scattate ore dopo, fra le 5.21 e le 6.43 e mostrano l'esterno del compound e il relitto dell'elicottero che i commando Usa hanno abbandonato, la cui coda mostra una forma inusuale che potrebbe indicare la sua capacità di restare "invisibile" come gli aerei "stealth". La Reuters ritiene che le foto siano vere tra l'altro perchè i dettagli dell'elicottero coincidono con quelli di altre fotografie prese indipendentemente sempre lunedì, e perché sono state prese in sequenza e hanno tutte lo stesso numero di pixel, segno che non sono state manipolate.



Una figlia rivela: «Preso vivo e poi ucciso». Fonti di sicurezza pachistane hanno detto ad al Arabiya, che una figlia di Osama Bin Laden sostiene che suo padre fu catturato vivo e poi ucciso dalle forze speciali americane nei primi minuti dell'operazione di Abbottaba.



La Cia ha «categoricamente smentito» le indicazioni provenienti dal Pakistan, secondo le quali Osama bin Laden sarebbe stato catturato e quindi ucciso pochi minuti dopo, come avrebbe dichiarato sua figlia. Secondo NbcNews online, infatti la Cia smentisce categoricamente che «Osama bin Laden sia stato catturato e ucciso pochi minuti dopo, come indicato da sua figlia». L'agenzia ha anche smentito che un figlio di bin Laden, Mohammed, sia stato preso a bordo di uno degli elicotteri dei servizi speciali americani: «l'unica persona a parte il team che ha lasciato Abbottabad erano i resti di Osama bin Laden».



Centinaia di analisti della Cia sono intanto al lavoro su computer, dischi e memorie trovate nel covo di bin Laden ad Abbottabad, considerati «una miniera d'oro» di informazioni su Al Qaida. Resta alto l'allarme per possibili attentati di ritorsione. La Casa Bianca ha precisato che Osama al momento del blitz non era armato, ma ha opposto resistenza. È stato smentito che abbia usato come scudo umano la donna morta nell'operazione, che non è sua moglie. Mogli, figli e complici del terrorista arrestati nel covo sono detenuti dai pachistani e saranno consegnati ai paesi d'origine. Il Pakistan non fu avvertito del raid perché gli americani non si fidavano.



Nell'operazione sono stati portati via dalla casa-rifugio di Abbottabad 5 computer, 10 hard drive e più di 100 elementi d'archivio, tra cui dischetti e dvd. Le foto al cadavere di Bin Laden - si apprende ancora - sono state scattate in Afghanistan. Secondo quanto riferisce la CNN, l'unica in cui si riconosce il leader di Al Qaida è anche quella «meno appropriata per la prima pagina di un quotidiano» ha detto un esponente dell'amministrazione, proprio perchè il volto di Bin Laden è squarciato da una ferita in mezzo agli occhi. Per questo la Casa Bianca non ha ancora preso una decisione sulla pubblicazione.



Intanto l'uomo che acquistò il terreno in Pakistan su cui fu costruito il compound in cui è stato ucciso Osama bin Laden sarebbe stato arrestato. Lo riferisce SkyNews citando fonti proprie.



Appello del Pakistan: aiutate contro il terrorismo. Il primo ministro pachistano Yousuf Gilani ha lanciato nel frattempo un appello perché il mondo intero aiuti a combattere il terrorismo, «problema n. 1» del suo Paese, chiedendo agli occidentali di «astenersi dal diffondere messaggi negativi» sul Pakistan.



Il resoconto dell'operazione. Nello stesso tempo Carney ha parzialmente rettificato il resoconto sull'operazione-Bin Laden fornito 24 ore prima dall'amministrazione americana. Contrariamente a quanto riferito 24 ore prima, «Osama Bin Laden non era armato» quando è stato ucciso. Ma «ha opposto resistenza» e «la resistenza non richiede necessariamente un'arma da fuoco», ha detto Carney. «Vorrei fosse chiaro che queste sono informazioni delicate, che devono essere vagliate dall'intelligence per motivi di sicurezza - ha precisato il portavoce della Casa Bianca - Come potete capire, continuiamo a raccoglierle per fornirvi ulteriori dettagli mano a mano che ne veniamo a conoscenza».



Carney ha poi rettificato anche la versione fornita 24 ore prima circa l'uccisione della moglie di Bin Laden. Quella uccisa nell'operazione è un'altra donna che si trovava al primo piano della casa-rifugio di Abbottabad, in Pakistan. La moglie di Bin Laden «è stata ferita a una gamba» al terzo piano della casa, nella stessa stanza in cui Bin Laden è stato ucciso. Ventiquattro ore prima il consigliere dell'Antiterrorismo della Casa Bianca, John Brennan, aveva detto invece di ritenere che nel raid la moglie di Bin Laden fosse stata uccisa perché aveva fatto da scudo umano al marito. Nell'ultima versione fornita nessun accenno a donne utilizzate come scudo umano.



Il direttore della Cia, Leon Panetta, intervistato dalla Pbs, la tv pubblica americana, ha detto oggi che durante l'operazione «vi sono stati 20-25 minuti in cui davvero non sapevamo cosa stesse succedendo, sono stati momenti molto tesi. Poi l'ammiraglio MacRaven (capo delle forze speciali, ndr) è tornato per avvisarci che aveva colto la parola "Geronimo", che era il nome in codice per dire che Bin Laden era stato preso». Carney ha confermato infine che gli uomini del commando, di cui non ha precisato il numero, sono rimasti sul terreno per 40 minuti e hanno utilizzato due elicotteri. Il New York Times, citando fonti del Pentagono, parla invece di 79 uomini e 4 elicotteri.



Quando è stato ucciso Osama bin Laden aveva 500 euro in tasca, un foglietto con due numeri di telefono cucito nei vestiti. È quanto è stato rivelato da funzionari dell'intelligence Usa in un briefing a Capitol Hill, secondo quanto rivela Politico, che farebbe pensare che il leader terrorista si preparava alla fuga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA