La ricetta elettronica diventa definitiva. Il ministro: «Stop alla sperimentazione, apprezzata da medici e pazienti»

La ricetta elettronica diventa definitiva. Il ministro: «Stop alla sperimentazione, apprezzata da medici e pazienti»
La ricetta elettronica diventa definitiva. Il ministro: «Stop alla sperimentazione, apprezzata da medici e pazienti»
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Giovedì 11 Maggio 2023, 15:26

La ricetta elettronica finisce la sperimentazione e diventa definitiva. L'annuncio arriva dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri.


«Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare». 

Ricetta valida per un anno per i pazienti cronici

Per i pazienti cronici, la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico.

Si tratta, afferma il ministro, di una «importante novità». «Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco - aggiunge il ministro - grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. E' evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti». 

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