In bilico sul balcone da due notti, il ragazzo minaccia (ancora) di buttarsi a Pescara. L'appartamento sorvegliato da un pitbull

Il giovane sta affrontando il percorso di cambiamento di genere: da 2 giorni è sul balcone in bilico tra la vita e la morte

Seconda notte al freddo in bilico sul balcone, il ragazzo minaccia ancora di buttarsi. L'appartamento sorvegliato da un pitbull
Seconda notte al freddo in bilico sul balcone, il ragazzo minaccia ancora di buttarsi. L'appartamento sorvegliato da un pitbull
di Giuseppe D'Intino
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Venerdì 1 Marzo 2024, 09:10

Ancora lì, dopo due notti, in equilibrio su una superficie di pochi centimetri, in bilico tra la vita e la morte. Dopo un lunghissimo periodo di tempo (mezza giornata e due notti) il ragazzo che minaccia di buttarsi nel vuoto affronta la seconda giornata sul davanzale del balcone su via Rieti, nel centro di Pescara.

In bilico sul balcone, cosa succede

 

Ha deciso di tentare il suicidio mercoledì scorso: intorno alle 14, alcuni passanti hanno notato una persona che si sporgeva dal quarto piano e hanno deciso di dare l’allarme. Da allora, il ragazzo è rimasto pressocché immobile, limitandosi a quei pochi passi possibili sul parapetto. La pioggia battente, il vento e il freddo delle due notti trascorse non sono riusciti a farlo demordere, benché questo sia addirittura sprovvisto di scarpe. Così, coi calzini sul davanzale bagnato, ha già trascorso circa 40 ore.

Nel frattempo, la via è stata transennata e sono numerosi i mezzi dei vigili del fuoco, della polizia di Stato e della polizia locale accorsi sul posto. I pompieri hanno allestito un grande materasso gonfiabile nel cortile del fabbricato, così da attutire un’eventuale caduta. Un altro gonfiabile, della misura adatta a un terrazzo situato al piano ammezzato, è giunto ieri mattina da Terni, ma non è stato montato perché il ragazzo si sarebbe opposto, minacciando di gettarsi.

I mediatori al lavoro

Intanto, da una finestra del vano scala del condominio, una squadra dei mediatori giunti anche da Roma, sotto il coordinamento del dirigente della squadra volante Pierpaolo Varrasso, sta incessantemente trattando con l’aspirante suicida, nel tentativo di dissuaderlo, con anche l’aiuto di uno psichiatra, dal compiere il gesto autolesionista.

I motivi che hanno portato il ragazzo alla drastica decisione di salire sul davanzale sono ancora ignoti.

Martedì, era stato arrestato per una veemente lite di condominio e, dopo una notte trascorsa in questura, è stato processato per direttissima e confinato agli arresti domiciliari. Secondo il racconto di alcuni residenti del quartiere, non sarebbe stata la prima volta che si è reso protagonista di episodi violenti. A novembre aveva perso la madre e, non essendo in buoni rapporti col padre, si era ritrovato da solo ad affrontare il percorso di cambiamento di genere; era infatti nato in un corpo femminile. «Avevo notato qualche disagio psicologico – racconta l’avvocato Sabrina Di Liso, che lo ha assistito nelle pratiche per la transizione –. Così, la settimana scorsa sono uscita dal mio ruolo e ho informato il giudice, che mi ha indicato il percorso per fargli ottenere un sostegno. Non c’è stato il tempo di aiutarlo».

Al momento, i soccorritori avrebbero escluso ogni intervento acrobatico che possa metterlo al sicuro. Non solo per il rischio che, nella concitazione, il ragazzo possa precipitare nel vuoto, ma anche perché nell’abitazione c’è un cane: un pitbull che potrebbe reagire per difendere il padrone. Una ventina di metri più in basso, le forze dell’ordine sono impegnate a dirigere il traffico e disperdere i tanti curiosi, i quali potrebbero turbare gli estenuanti colloqui tra il ragazzo e i mediatori. Il dramma in corso viene fugacemente immortalata dagli smartphone dei passanti e ignorato da chi, indiferennte, si lamenta per il divieto d’accesso a via Rieti. 

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