Omicidio Noventa, parla Cacco
"Ecco chi è stato ad ucciderla" -Foto

Isabella Noventa con Freddy Sorgato
Isabella Noventa con Freddy Sorgato
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Mercoledì 20 Aprile 2016, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 16:38

ROMA - Si continua ad indagare sull'omicidio della povera Isabella Noventa, la segretaria 55enne uccisa la sera del 15 gennaio nella villa di Freddy Sorgato in provincia Padova. Il suo cadavere non è stato ancora ritrovato.

Manuela Cacco, 53 anni, l’amante di Freddy è l’unica degli arrestati a collaborare con gli inquirenti e, in questi giorni, ha rilasciato delle dichiarazioni che possono essere considerate un vero e proprio colpo di scena. A riportarle è il settimanale 'Giallo': "Non dovevo indossare io il giubbotto bianco di Isabella e fare la messinscena sotto le telecamere in piazza dei Signori a Padova - dice la Cacco sulle pagine di Giallo -. Quel ruolo, dopo aver compiuto l’assassinio di Isabella Noventa, spettava a Debora Sorgato. Solo che lei e suo fratello si sono resi conto che fisicamente io ero più adatta, perché somigliavo alla vittima. Debora era troppo diversa da lei, anche nella camminata, e per questo hanno chiesto a me di impersonare Isabella".

Oltre a Manuela Cacco, sono finiti in carcere anche Freddy Sorgato, 45 anni, compagno di Isabella, sua sorella Debora Sorgato, 44, e la sua amante Manuela Cacco, 53. Tutti e tre sono stati arrestati con l’accusa di concorso in omicidio volontario premeditato. Le parole di Manuela Cacco sono state confessate al vice questore nel corso di uno dei molti interrogatori legati alle indagini: "Ero io la donna con il giubbotto bianco che fingeva di essere Isabella la sera del delitto - continua la Cacco su Giallo -. A uccidere la Noventa con due colpi di martello è stata Debora. Me lo ha raccontato lei pochi minuti dopo il delitto. Né lei né Freddy, però, mi hanno voluto dire dove hanno occultato il cadavere. Forse non si fidavano di me".

Proseguono, intanto, le indagini: "La situazione è cristallizzata in termini di responsabilità", hanno ammesso gli investigatori. Allo scadere dei sei mesi dal delitto, inoltre, chiuderanno le indagini e chiederanno il rinvio a giudizio per Freddy, Debora e Manuela. Proprio quest'ultima è l'unica degli arrestati ad aver dimostrato di voler collaborare con le indagini, mentre sia Freddy sia sua sorella Debora si sono sempre rifiutati di rispondere alle domande del pubblico ministero Giorgio Falcone.

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