Uccisa a 16 anni dal padre per difendere la mamma, il papà confessa anche l'omicidio del vicino

Il dramma di Torremaggiore: il panettiere albanese volevo uccidere la moglie (non in pericolo di vita) ma ha ucciso la figlia e il vicino

Uccisa dal padre per difendere la mamma, il papà Taulant Malaj confessa. I colleghi: «Era tutto famiglia e lavoro»
Uccisa dal padre per difendere la mamma, il papà Taulant Malaj confessa. I colleghi: «Era tutto famiglia e lavoro»
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Lunedì 8 Maggio 2023, 12:52

FOGGIA - Taulant Malaj, il panettiere albanese di 45 anni che ieri a Torremaggiore (Foggia) ha ucciso la figlia 16enne e il suo vicino (Massimo De Santis, 51 anni, che riteneva essere il presunto amante della moglie) ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee ammettendo il duplice omicidio. Quando i militari lo hanno bloccato aveva ancora gli abiti insanguinati e aveva abbandonato l'arma del delitto, un coltello da cucina, all'interno della propria autovettura.

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Intanto, restano stazionarie le condizioni di salute di Tefta, la donna albanese di 39 anni, moglie di Malaj.

La donna si trova in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita: è stata ferita con sei coltellate all'addome. Quando è arrivata in ospedale era sotto choc, pertanto i medici sono stati costretti a sedarla. In giornata Tefta potrebbe essere ascoltata dai carabinieri. Fondamentali saranno le sue dichiarazioni sia per cercare di ricostruire l'esatta dinamica e il movente del duplice omicidio. La donna è casalinga, ma ogni tanto lavora come badante ad alcuni anziani del paese. I due sono sposati da 17 anni.

L'uomo nel dicembre scorso era stato assunto come panettiere nel forno “Latartara” a Torremaggiore. «Lavorava sempre anche quando aveva finito il turno, non si fermava mai. Era tutto lavoro e famiglia», affermano i colleghi parlando con i giornalisti.

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