Olga Misik a soli 17 anni è diventata il simbolo dell'ultima ondata di proteste contro il Cremlino, reo di aver sbarrato la strada ai candidati indipendenti delle municipali di Mosca. La sua foto, che la immortala seduta davanti a nerboruti agenti in tenuta anti-sommossa mentre legge loro la Costituzione russa, è diventata virale ed è stata rilanciata da innumerevoli profili, in patria e all'estero. Una sorta di 'Mariannà della rivolta, sintesi perfetta di una generazione che chiede al potere, pacificamente, più diritti e libertà. Olga, rintracciata dalla testata Snob, ha raccontato di far parte di un movimento, il 'Bessrochkà, che «non ha leader né una struttura centrale». «Siamo - dice - piuttosto diffusi sul territorio, comunichiamo attraverso Telegram, partecipiamo a manifestazioni, distribuiamo giornali, volantini e adesivi».
#Rusia #OlgaMisik tiene 17 años,acaba de terminar el colegio y enfrentó a las temidas tropas antidisturbios de #Putin, sentada,con mucha calma, recitando artículos de la constitución
Los agntes al principio se quedaron sin palabras
...luego la apresaron pic.twitter.com/WkfZEFf9MI— borisvian1 (@shababaty) August 2, 2019
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Si è avvicinata alla politica da pochissimo, prendendo parte a una manifestazione contro l'aumento dell'età pensionabile promosso da Alexei Navalny. «Ero timorosa, pensavo fosse un truffatore, ma poi ho cambiato idea, mi sono informata...». Una conversione sulla via di Mosca, lei che abita a 100 chilometri dalla capitale, che ben rappresenta l'educazione politica di una intera classe sociale. «Mia madre è preoccupata per la mia attività, lei crede alla propaganda che le propinano in tv. E mio padre... figuriamoci, è un fan sfegatato di Putin.