«Per funzionare al meglio le mucose nasali producono, anche se non ce ne accorgiamo, circa trecento millilitri di muco al giorno ed è proprio questo muco - continua il medico - che consente di imprigionare e raccogliere tutto il particolato che viene introdotto nelle cavità nasali attraverso il respiro e tra questi anche batteri, virus, pollini, ecc. il cui smaltimento è a carico delle cellule ciliate presenti nel naso. Alterazioni del microclima mettono a repentaglio il delicato equilibrio delle funzioni nasali e della mucosa che, privata della sua fisiologica protezione, il muco, reagisce con la produzione di croste che rappresentano solo il disturbo più visibile, ma in realtà è tutto l'organismo che viene messo a rischio senza le normali funzioni protettive del naso».
«I principali responsabili del naso secco - chiarisce l'illustre otorinolaringoiatra - sono l'improprio impiego dell'aria condizionata in estate e del riscaldamento in inverno, ma anche l'inquinamento, il fumo, gli ambienti polverosi, i farmaci cortisonici e l'uso continuativo dei decongestionanti nasali.
Il microclima alterato, si pensi ai mezzi di trasporto, aereo, treno dove l'aria condizionata è continuamente in funzione e dove si trascorrono tante ore, non è adatto al benessere del nostro naso che ha bisogno dell'umidità che viene infatti reintrodotta d'inverno per mitigare la secchezza creata dal riscaldamento domestico». «In questi casi è utile l'impiego dell'acido ialuronico 0,3% ad alto peso molecolare espressamente progettato per i trattamenti topici delle cavità nasali di adulti e bambini, al fine di idratare la mucosa e ripristinare l'ottimale funzionalità. L'acido ialuronico è una sostanza prodotta naturalmente dal corpo umano, ed è uno dei componenti più importanti dei tessuti connettivi fornendo idratazione, elasticità e resistenza ai tessuti. La terapia è indicata non solo quando il problema è già esistente ma anche come prevenzione in chi è soggetto», conclude lo specialista. Al congresso dell'European Respiratory Society, in corso in questi giorni a Londra, il dispositivo medico per il respiro tutto italiano, realizzato da Ibsa Farmaceutici, ha ricevuto il riconoscimento che l'Ers assegna ai prodotti che si sono distinti per il particolare interesse.