Per l'accusa i due hanno offeso la reputazione della ragazza, rivelando informazioni confidenziali sulla sua vita privata e sulle sue abitudini sessuali e divulgando video e foto che la ritraevano durante un rapporto sessuale, contribuendo a determinare la sua volontà suicida.
È probabile che i genitori e la sorella della barista si costituiranno parte civile. Secondo le indagini, il comportamento dei due ha spinto al suicidio la giovane, che si è impiccata nella cucina dell'appartamento di un'amica cui aveva chiesto ospitalità dopo aver saputo delle voci e delle immagini che circolavano a Porto Torres.
I militari avevano trovato due biglietti scritti a mano, in uno si faceva riferimento esplicito a «ricatti e umiliazioni per via di un vecchio film».
Inizialmente le indagini hanno coinvolto anche la Procura di Sassari: il 3 novembre Michela Deriu aveva denunciato la rapina subìta all'una del mattino del 31 ottobre, mentre rincasava da lavoro. Il suo racconto non ha mai convinto gli investigatori.