Meloni: «Sul Patto non svendo l'Italia. Draghi? Nessun attacco a lui, ma al Pd»»

La replica del premier dopo il dibattito sulle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue

Meloni: «Sul Patto di Stabilità aperte tutte opzioni, vedremo alla fine». Poi il riferimento a Draghi e alla foto con Macron e Scholz
Meloni: «Sul Patto di Stabilità aperte tutte opzioni, vedremo alla fine». Poi il riferimento a Draghi e alla foto con Macron e Scholz
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Martedì 12 Dicembre 2023, 22:47

«La trattativa è serrata, si parte da posizioni che sono tra loro molto distanti: la posizione definitiva dell'Italia andrà presa quando sapremo esattamente dove si è fermata la trattativa». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Patto di Stabilità nella replica dopo il dibattito sulle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. L'Italia ha «un approccio costruttivo e pragmatico ma dobbiamo tenere aperte tutte le opzioni: non sono disposta a dare mio assenso a un Patto che, non questo governo, ma nessun governo potrebbe rispettare».

I comici russi

«Sui comici russi ho già risposto: sono fiera di aver detto in quella telefonata quello dico anche fuori, ho ribadito che siamo a fianco dell'Ucraina e che lavoriamo in una pace giusta, che siamo consapevoli della stanchezza dell'opinione pubblica. Lo dico anche fuori di qua. È stato un modo non voluto per dimostrare che non c'è un'Italia a due facce, una pubblica e una privata. Io ne vado fiera. E mi stupisce tutta questa ironia sui comici: c'è chi ha creduto alla telefonata di due comici e chi ha creduto a un partito fondato da un comico». Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nelle repliche al dibattito alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Il riferimento a Draghi

«Mi ha molto colpito che si sia fatto riferimento al grande gesto da statista del mio predecessore Mario Draghi e la foto in treno verso Kiev con Macron e Scholz. Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente. L'Europa non è a tre ma a 27, bisogna parlare con tutti: io parlo con la Germania, la Francia e pure con l'Ungheria, questo è fare bene il mio mestiere». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica alla Camera, rispondendo alla dem Lia Quartapelle.

Ucraina

«Sulla posizione del M5s sull'Ucraina ho sentito parole che considero molto gravi, ma è la posizione del M5s». Ed è questa: «L'Ucraina deve arrendersi, così avrà la pace. Aiutando l'Ucraina l'abbiamo privata della pace. Quindi si deve arrendere in cambio della libertà ma chi se ne frega». Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nelle repliche al dibattito alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Meloni ha aggiunto: «È una posizione da codardia applicata alla politica, capisco che sia la vostra posizione non sarà mai la mia e quella del governo».

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Israele

«Chiunque ha onestà intellettuale deve riconoscere che gran parte della mia relazione dedicata al conflitto in Medio Oriente è stata concentrata sulle condizioni dei civili a Gaza, non con le intenzioni ma con i fatti che il governo sta portando avanti, lavorando a una tregua, trasferendo messaggi di ragionevolezza.

Ci viene riconosciuto da tutti i Paesi arabi e islamici, mi spiace non venga riconosciuto solamente dal Parlamento italiano». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera nella discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. «Mi spiace ci sia stata polemica - ha aggiunto -, forse non si è colto il senso di quello che ho detto quando ho citato il diritto di Israele difendersi che deve essere in linea con il diritto internazionale e con la conservazione dei civili».

Reddito di cittadinanza

«Austerità? Non so se fa riferimento al fatto che abbiamo smesso di buttare i fondi dei contribuenti dalla finestra con superbonus, reddito di cittadinanza, monopattini. Quello non lo facciamo, siamo stati votati per smettere, era quello che gli italiani chiedevano ed è la ragione per cui non vi hanno confermato al governo». Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nelle repliche al dibattito alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Superbonus

«Più del 30% delle decine di miliardi di euro spesi per il superbonus sono finiti a banche e intermediari finanziari, che anche per questo hanno realizzato profitti record». Così la premier Giorgia Meloni, replicando al deputato M5s Riccardo Ricciardi. «Per non parlare delle frodi clamorose, solo nelle ultime settimane ne sono state scoperte per quasi un miliardo, risorse tolte a sanità, trasporti, famiglie e tutto quello che poteva essere più utile - ha aggiunto -. Qualcuno prima o poi, più che dare consigli agli altri dovrebbe fare i conti con la propria coscienza. Chissà se prima o poi si vorrà fare luce su questa questione».

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