Nell’ultimo consiglio dei ministri del governo Draghi, è arrivato il via libera al rinnovo del contratto degli enti locali. Il terzo, dopo quello delle funzioni centrali e della Sanità. A questo punto all’appello mancano solo il milione e trecentomila dipendenti della scuola. Per quanto riguarda gli aumenti del contratto degli enti locali, che comprende i dipendenti comunali e regionali, l’incremento retributivo medio del comparto è di 100,27 euro mensili lordi per tredici mensilità, considerando anche le risorse aggiuntive dello 0,55% e 0,22%, ossia i fondi per il salario accessorio e per il nuovo sistema di classificazione, l’incremento mensile arriva a 117,53 euro. Gli arretrati medi del contratto sono pari, secondo i calcoli dell’Aran, a poco meno di 1.900 euro.
«Al termine di questa straordinaria esperienza», ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, «non posso che esprimere la mia grande soddisfazione.
I PUNTI DELL’ACCORDO
«Da gennaio ad oggi - ha spiegtao il presidente dell’Aran Antonio Naddeo - abbiamo concluso tre contratti nazionali, Funzioni centrali, Sanità e ora Funzioni locali, per circa 1 milione e 300mila lavoratori del settore pubblico. Ora occorre concentrare gli sforzi sul rinnovo del contratto dell’Istruzione e ricerca per il quale abbiamo calendarizzato quattro riunioni per i prossimi 14 giorni».
Come era già avvenuto per gli altri contratti, anche nelle funzioni locali arrivano le progressioni orizzontali di carriera. Una sorta di scatti di stipendio strutturali, ossia incrementi stabili del trattamento economico, finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione. La sottoscrizione definitiva del contratto dovrebbe arrivare a metà novembre, dopo le verifiche di rito da parte della Corte dei Conti. Gli aumenti e gli arretrati per i dipendenti comunali e regionali, dunque, potrebbero essere pagati nel mese di dicembre. Il consiglio dei ministri di ieri ha anche dato il via libera al rinnovo del contratto per la carriera diplomatica. Un rinnovo che si aggiunge a quelli chiusi durante quest’anno per la Sicurezza e la Difesa, per i Vigili del Fuoco, e per la carriera prefettizia.
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