Attivate immediatamente le manovre rianimatorie con il supporto dell’anestesista/rianimatore, si otteneva una ripresa dell’attività cardio/circolatoria. Eseguiti gli opportuni accertamenti, la paziente veniva portata in sala operatoria per la ricerca e l’eventuale controllo delle cause di un sanguinamento vaginale. Durante questa fase, alle ore 05 compariva un secondo arresto cardiaco. 55 minuti dopo, nonostante tutte le terapie messe in atto, in seguito alla comparsa di un terzo arresto cardiaco, la mamma è morta.
“In questo momento difficile siamo vicini alla famiglia e all’équipe sanitaria – ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi –. Nel caso la famiglia lo ritenga opportuno siamo a disposizione per fornire supporto psicologico“.
In Italia la mortalità materna ha una incidenza di 8-9 morti ogni 100,000 parti.
La maggioranza dei decessi, il 68%, avviene in occasione del parto e il 19% durante la gravidanza.