Un'altra giovane vita spezzata, altra follia sulla strada. La corsa sul rettilineo, una sfida tra auto di grossa cilindrata guidata da ragazzi giovanissimi, e poi lo schianto e le fiamme. È morto così Arnold Selishta, 22 enne di origine albanese, ucciso nel capottamento della Range Rover su cui viaggiava, ieri notte a Limbiate, mentre il Suv era in testa in quella che sembra essere stata una gara con un'altra auto, una Bmw M8. A bordo dei due bolidi, un gruppo di amici di età compresa tra i 18 e i 23 anni. I loro telefoni saranno esaminati per accertare che il tutto non fosse organizzato anche per essere poi postato sui social media. In queste ore un 23 enne è stato portato in caserma per essere sentito, si concretizza l'ipotesi che a guidare il suv fosse lui. Secondo le prime ricostruzioni, Selishta è stato soccorso mentre era seduto al posto del passeggero, poco prima che le fiamme divorassero per intero la Range Rover.
È stato portato d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza, ma è morto poco dopo.
Una dinamica simile a quella che si vede in un video americano postato un paio di anni fa su Facebook da Arnold che aveva una passione per le auto veloci. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, ambulanze e vigili del Fuoco. Il 18enne e il 23 enne sospettato di essere alla guida sono riusciti ad uscire da soli dall'abitacolo. Il primo è stato portato all'ospedale Niguarda di Milano, mentre il secondo ha rifiutato il trasporto. Arnold invece è stato estratto tra le lamiere dai vigili del fuoco. Per lui la corsa in ospedale a Monza è stata inutile. È morto poco dopo l'ingresso al Pronto Soccorso del San Gerardo. Le indagini chiariranno le responsabilità del 23 enne che, se effettivamente alla guida, rischia un'incriminazione per omicidio stradale. Al vaglio anche le posizioni di tutti gli altri giovani.