La Roma a Montella fino a fine stagione:
«Ascolto tutti, ma poi decido io»

Vincenzo Montella, 235 gol
Vincenzo Montella, 235 gol
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Lunedì 21 Febbraio 2011, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 22:59
ROMA - Claudio Ranieri ha lasciato la guida della Roma, dopo il tracollo di ieri pomeriggio con Genoa. Al suo posto arriva Vincenzo Montella, ex bomber della Roma e, sino ad oggi, uno degli allenatori del settore giovanile della società giallorossa. Montella allenerà la squadra fino al termine della stagione.



La decisione è stata ufficializzata oggi, ma la si dava per scontata già ieri sera, dopo che Claudio Ranieri - per il secondo anno alla guida dei giallorossi - aveva deciso di dimettersi, dopo avere parlato con la squadra. A dare la spinta finale al cambio di allenatore è stata la partita di Genova, con la Roma avanti 3-0 fino al 52' e poi incredibilmente persa 4-3. La sconfitta è la quarta consecutiva e ora la Roma, che ha 39 punti, ma che deve recuperare la partita con il Bologna, si trova all'ottavo posto a nove punti dalla quarta posizione, l'ultima utile per la Champions League, oggi in mano alla Lazio. La prima conferenza stampa di Vincenzo Montella come nuovo allenatore si terrà domani alle 12.45 nella sala stampa di Trigoria. Mercoledì alle 18 la prima delle 13 sfide sul campo, contro il Bologna di Alberto Malesani nel recupero della 22esima giornata del campionato.



L'accordo è arrivato dopo una riunione di due ore. I dettagli prevedono per il giocatore l'ingaggio di 500mila euro, che già prendeva come allenatore dei Giovanissimi giallorossi dopo aver spalmato su tre anni l'ultimo anno di ingaggio come giocatore, oltre ai premi come quello per la qualificazione alla Champions. Montella non ha il patentino di Prima categoria per allenare in Serie A e guiderà la squadra affiancato da Aurelio Andreazzoli, ex collaboratore di Luciano Spalletti alla Roma.



Montella: ascolto tutti, poi decido io. Montella ha parlato brevemente a tutta la squadra riunita a Trigoria, introdotto dal presidente Rosella Sensi, che lo ha presentato come «uno cresciuto con noi» e ha incitato la squadra alla reazione. «Ora lavoriamo tutti insieme: le scelte saranno le mie, perché se sbaglio anche la responsabilità lo sarà - ha detto il neoallenatore della Roma - Ascolterò tutti ma ho il mio ruolo, e devo decidere». Montella ha prima incontrato tutti i giocatori, poi ha avuto scambi di opinione con Totti, De Rossi, Perrotta, Riise e Cassetti.



I tifosi anche oggi hanno fatto sentire la propria voce a Trigoria, rendendo di nuovo indispensabile lo schieramento delle forze dell'ordine, intervenute a proteggere le auto dei giocatori in uscita, prese di mira con insulti, sputi e in alcuni casi dei calci.



La Roma si appresta a fare un sondaggio con Carlo Ancelotti per la prossima stagione, scrive il britannico Daily Mail, secondo il quale il club giallorosso offrirà al tecnico italiano «una via d'uscita da Stamford Bridge». Domani il Chelsea è impegnato in Champions sul campo del Copenaghen e un passo falso dei Blues, reduci dall'eliminazione dalla FA Cup per mano dell'Everton, complicherebbe la già difficile posizione di Ancelotti. Il tecnico italiano assicura che, comunque andrà, non lascerà il suo incarico. Secondo il quotidiano britannico, la Roma sonderà presto il terreno con Ancelotti «e lui prenderà in seria considerazione» il presunto interesse del team capitolino.



Rosella Sensi: da Ranieri ua scelta che fa onore all'uomo. I derby vinti, la rimonta sull'Inter, e poi due stagioni di «professionalità e serietà»: così Rosella Sensi, presidente della Roma, saluta Claudio Ranieri dopo le sue dimissioni, definite un gesto che «rende onore all'uomo. Desidero ringraziare Ranieri per il lavoro svolto in questi due anni con professionalità, serietà e dedizione, le doti che mi hanno portato a scegliere l'uomo per guidare la Roma in un momento delicato. Nessuno potrà cancellare le emozioni che ci ha regalato come quelle vissute nell'incredibile stagione, quella della rimonta sull'Inter lo scorso anno, le stracittadine vinte: ha regalato a tutti i tifosi e alla mia famiglia momenti indescrivibili, che resteranno nella storia della Roma. La decisione di lasciare la Roma, a malincuore , per dare una scossa non può che far onore all'uomo, e posso immaginare quanto gli sia pesato, lui che è romano ed è tifoso dei nostri colori. Auguro all'uomo e all'allenatore un futuro radioso e tutti i successi professionali che merita».



Da una panchina spesso amara ad una panchina per tornare a volare. È il destino di Vincenzo Montella, fatto di decolli a suon di gol e atterraggi turbolenti soprattutto quando doveva planare dalle parti di Fabio Capello ai tempi della Roma scudetto. Un aeroplanino - così come lo chiamavano i tifosi per come festeggiava dopo ogni sua rete - chiamato dalla società giallorossa per riportare ad alta quota Totti e compagni. Una possibile nuova grande occasione per spiccare il volo nell'orbita delle panchine che contano. Proprio lui che spesso si lamentava perchè veniva sostituto quasi sempre a metà del secondo tempo.



Così come quella volta a Napoli, quando la Roma targata Capello era sul punto di vincere lo scudetto e non ci riuscì rimandando tutto all'ultima giornata per il sospirato trionfo all'Olimpico contro il Parma. Quel pomeriggio al San Paolo, fini 2-2 per la cronaca, a volare fu una bottiglia, scalciata da Montella dopo l'ennesima sostituzione in una stagione comunque da incorniciare, fatta di gol importanti e volteggi a braccia tese verso la Curva Sud. Tanto per far impazzire romanisti e amanti del calcio pronti ad applaudire un attaccante di movimento capace di prodezze balistiche da raccontare ai nipoti. Ma anche di far storcere il naso ad alcuni suoi allenatori che non lo consideravano un vero centravanti d'area.



Atterrato a Roma nel '99 proveniente dalla Sampdoria, è, insieme a Totti e Batistuta, il protagonista del terzo scudetto giallorosso nella stagione 2000-01. Di lui i tifosi romanisti portano nascosto nel cuore quel derby vinto 5-1 firmato da ben quattro gol del giocatore napoletano: l'11 marzo 2002 Montella siglò quella che ad oggi è l'unica quaterna realizzata nelle stracittadine. L'era dell'aeroplanino a Roma continuerà tra atterraggi indesiderati e decolli esaltanti, con in mezzo un breve ritorno alla Samp ed una parentesi inglese a Londra nel Fulham. Fino al giorno del ritiro il 2 luglio 2009, quando annuncia l'addio al calcio giocato dopo aver segnato ben 235 reti in partite ufficiali, tra campionati e coppe, per andare ad allenare il settore giovanile della Roma.



Sondaggio: Montella al posto di Ranieri, decisione giusta o sbagliata?
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