Cieco assoluto per l'Inps, ma guidava l'auto. Il trucco usato per ingannare i medici durante la visita

Cieco assoluto per l'Inps, ma guidava l'auto. Il trucco usato per ingannare i medici durante la visita
Cieco assoluto per l'Inps, ma guidava l'auto. Il trucco usato per ingannare i medici durante la visita
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Lunedì 18 Maggio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:06

"Cieco assoluto" per l'Inps ma perfettamente idoneo alla visita per il rilascio della patente di guida. I finanzieri del comando provinciale di Vicenza hanno così smascherato un uomo residente a Schio che risultava beneficiario, dal dicembre 2013, di pensione di invalidità e di indennità speciale di accompagnamento in qualità di «cieco assoluto» ed eseguito il sequestro preventivo di beni per circa 90mila euro, quanto cioè percepito in maniera fraudolenta.


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Le indagini hanno permesso di scoprire come l'uomo fosse vedente e in grado di svolgere attività del tutto incompatibili con la condizione certificata. Guidava la propria auto, faceva jogging, svolgeva piccoli lavori di edilizia. Nel 2014 e nel 2017 aveva persino rinnovato la patente di guida. Si faceva accompagnare dalla moglie che fingeva di aiutarlo, e per questo indagata, solamente presso lo sportello bancario per la sottoscrizione di documenti relativi al conto corrente.
 

 

Durante le visite per il riconoscimento dello status di «cieco assoluto», si è ricostruito, l'uomo era stato poco collaborativo chiudendo gli occhi o ribaltando le pupille verso l'alto, asserendo che la luce gli provocasse dolore e impedendo così la quantificazione esatta del visus e del campo visivo. La cecità era stata però riconosciuta perché il paziente è affetto da glaucoma acquisito ad un occhio.
 

 

Il Tribunale di Vicenza, accogliendo la richiesta del pm titolare delle indagini e condividendo le ipotesi investigative delle Fiamme Gialle, ha emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente fino a concorrenza di € 87.583,90, pari al totale delle pensioni di invalidità nonché delle indennità speciale di accompagnamento indebitamente percepite dal dicembre 2013 ad oggi. Sono stati sottoposti a vincolo reale l'autovettura di proprietà dell'indagato, 1 conto corrente, 2 carte prepagate e 1 deposito risparmio.

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